Il manico è quasi diritto eccetto per una leggera concavità al centro ( che preferisco per evitare buzz intorno al 5\7 tasto), le sellette sono state rogloate "di fino" le corde frustano sui primi tasti abbssandole anche poco di più. Ecco perchè ero giunto alla conclusione che uno spessore è l'estrema soluzione per avere un'action bassa anche nella parte finale della tastiera, ovviamente uno spessore presuppone una diversa regolazione di tutte le altre componenti che determinano l'action, truss rod sellette, altezza del ponte mobile, etc...capello ha scritto: scusa la domanda,ma il ponte ha gia' le sellette a zero,cioe' tutte appoggiate sulla piastra?
e inoltre,il manico e' regolato come si deve?
i tagli del capotasto sono a posto?
1 mm di spessore sotto il "tacco" puo' essere tantissimo,a seconda dell'angolo originale manico/corpo.
riguardo al fatto che spessori sotto il manico hanno influenza sul suono (ed e' in parte vero) vi ricordo che la fender negli anni 70 ha usato pesantemente il micro tilt neck cioe' quella vite a brugola che permetteva di cambiare proprio l'angolazione del manico(si riconosce dalla piastra a 3 viti).Quella vite anche se per pochi decimi,tiene il manico letteralmente staccato dal corpo.Eppure di queste strato che suonano e anche bene,ne ho sentite parecchie.
Da part emia ho sentito una vecchia stratocaster squier japan (di quelle buone per intenderci) di un amico che ha inserito due cartoncini sovrapposti tra body e manico al fine di ottenere una leggera inclinazione. Lui dice di non sentire differenza...la mia testa mi dice che la differenza c'è, ma le mie orecchie non ne sono convinte

Saluti.