Arrivo al solito locale dove il venerdì si suona rigorosamente blues e tutto quello che ci gira intorno senza aspettarmi minimamente di trovarmi di fronte Tolo Marton! Chi? diranno in molti...beh... dirò semplicemente che si tratta di un tipo che ha ricevuto un premio dalle mani di Al Hendrix, padre del grande Jimi, per aver vinto il Jimi Hendrix electric guitar festival a Seattle nel 1998. Tolo comincia un pò in sordina, con qualche brano country in cui suona anche l'armonica, sembra un pò a disagio, ho l'impressione che non sia abituato a suonare di fronte a gente che per la maggior parte è lì per mangiare la pizza, questo non toglie spontaneità alla performance, anzi, Tolo non si scompone nemmeno quando un ragazzino un pò più intraprendente degli altri si avvicina al palco e gli chiede di suonare un pezzo dei Doors! E così che dilata una "Back to my Youth" infilandoci in mezzo "Love me two times" infarcendola di tutti i riff à la Albert King che si possano ricordare.
Il concerto tocca il suo apice con una versione di "Red House" che credetemi...è seconda solo a quella di un certo Buddy Guy. Diversi noti chitarristi locali presenti non hanno assolutamente idea di chi sia quel tipo in
camicia a scacchi e cappello da pescatore, glielo si legge in faccia, ma sono letteralmente conquistati..qualche presuntuoso ignorante va via storcendo un pò il naso mentre Tolo accarezza la chitarra come un'amante, la fa
sussurrare ed urlare, piangere di dolore e di gioia. Ad un certo punto è chiaro a tutti di cosa è capace quel timido individuo, umile fino all'incredibile, e così quando lascia da parte la strato fiesta red per inbracciarne
un'altra in olimpic white con maple neck e palettona qualche ragazzino urla "Little wing!" ed il sottoscritto di rimando..."ma che Little Wing! Suonaci Alpine Valley!" Tolo ha sentito bene, fa un cenno di intesa alla sezione
ritmica e presenta il pezzo, quello che per me è il suo capolavoro, seguono 10 minuti di pura ispirazione.
Ok..sono di parte ma perdonatemi!
Qualche cenno sul setup, due strato, presumibilmente una reissue 62 ed una 68, ampli Ampeg, un accordatore boss non usato molto a dire il vero..Tolo accordava ad orecchio mentre suonava! Un Marshall Drive Master con tutti i controlli piu o meno a metà, un Chorus Digitech ed un MXR distortion + vintage.
Questo a coronamento di una giornata particolare, nel pomeriggio ho avuto modo di fare il setup su una Squier stratocaster serie JV, il manico reca la data 12\27\82....ma di questa storia parlerò un'altra volta!

