Ciao Franco!
Qualche annetto...quasi 10 -
all'epoca l'ampli l'ho finito ma lo montai su uno chassis troppo piccolo ed il risultato era una bistecchiera inutilizzabile già dopo una decina di minuti.
Avevo due strade: ventole per raffreddare o allargarmi.
Decisi di allargarmi quindi smontai tutto...e poi il mio tempo libero iniziò ad andarsene in gloria...
Devo avere ancora uno scatolone con dentro trasformatori, filtri, valvole e zoccoli
Ricordo che mi aspettavo un sacco di output da 4 GU55 (alla fine era diventato un quartetto con un TA montato su colonna da 50, mostruosamente enorme) e invece non era così esagerato...probabilmente la PI (una solita longtail) non bastava
GU50, l'ampli da battaglia
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Re: GU50, l'ampli da battaglia
CHE DIO B'ASSISTA!
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Re: GU50, l'ampli da battaglia
Probabilmente serviva più swing, le GU-50 in fin dei conti come guadagno sono attorno ai 3.5 mA/V e bisogna spingere
Se non ricordo male per arrivare al massimo bisogna avere 2 x 36 volt di swing con 800V sulle placche
Non so se un sistema di PI alla Hiwatt, che pilota il suo 400w di catodo (più corrente) avrebbe avuto risultati migliori
Sicuramente come tensione sulla PI bisogna averne più di quella per pilotare le KT88
Domenico in questo dovrebbe saperne abbastanza per aiutare
In effetti scaldano come valvole e per farne lavorare 4, col senno di poi, ora sappiamo serve molto spazio
Franco
Se non ricordo male per arrivare al massimo bisogna avere 2 x 36 volt di swing con 800V sulle placche
Non so se un sistema di PI alla Hiwatt, che pilota il suo 400w di catodo (più corrente) avrebbe avuto risultati migliori
Sicuramente come tensione sulla PI bisogna averne più di quella per pilotare le KT88
Domenico in questo dovrebbe saperne abbastanza per aiutare
In effetti scaldano come valvole e per farne lavorare 4, col senno di poi, ora sappiamo serve molto spazio
Franco
Re: GU50, l'ampli da battaglia
Sì, in PP vengono usate solitamente con anodiche molto alte e rette di carico molto piatte.
Chi le ha usate parecchio consiglia sempre intorno ai 900V di anodica, 250V di g2, e carichi intorno ai 10k in PP per ogni coppia.
Questo anche per non salire troppo con la dissipazione.
Tieni presente che sono fatte per lavorare in A2/AB2 e quindi oltre ai 70-80Vpp "di bias" ci stanno altri +20V di swing positivo.
Ti trovi subito a 120Vpp ma soprattutto a dover fornire corrente per portare g1 in positivo: serve pilotare g1 con dei source follower accoppiati direttamente alle g1.
Chi le ha usate parecchio consiglia sempre intorno ai 900V di anodica, 250V di g2, e carichi intorno ai 10k in PP per ogni coppia.
Questo anche per non salire troppo con la dissipazione.
Tieni presente che sono fatte per lavorare in A2/AB2 e quindi oltre ai 70-80Vpp "di bias" ci stanno altri +20V di swing positivo.
Ti trovi subito a 120Vpp ma soprattutto a dover fornire corrente per portare g1 in positivo: serve pilotare g1 con dei source follower accoppiati direttamente alle g1.
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Re: GU50, l'ampli da battaglia
Credo un qualcosa così
Qui di seguito il pre per vedere la PI come è arrangiata
Ed il PS per vedere le tensioni in gioco
---
Guardando in archivio ho trovato anche queste due versioni
(lo schema in Bianco e Nero sono sicuro che è stato realizzato, l'altro non ricordo)
e poi questa, un tantino più complicata
Franco
Qui di seguito il pre per vedere la PI come è arrangiata
Ed il PS per vedere le tensioni in gioco
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Guardando in archivio ho trovato anche queste due versioni
(lo schema in Bianco e Nero sono sicuro che è stato realizzato, l'altro non ricordo)
e poi questa, un tantino più complicata
Franco
Re: GU50, l'ampli da battaglia
Sì, diciamo che se hai dei nmosfet puoi fare il bias per ogni valvola (visto che capita di trovarne di molto "spaiate") senza svenarti.
L'alimentazione si può fare con tre avvolgimenti in serie in modo da avere 250V sul primo nodo (le g2), 550V sul secondo nodo e 850 sul terzo nodo, tutto con elettrolitici da 450V per avere margine.
Il (o i) source follower deve essere alimentato tipo +50 e -150V circa e darei loro 5-10 mA ciascuno a riposo (meglio a chassis, perchè dissiperà 1W).
Fosse per me farei una PI con 12AT7 o analoghe che "spingano" in corrente sopra i 5 mA, con un CCS sui catodi e del feedback positivo per tirare su il guadagno della PI così da evitare troppi stadi, ed avere un po' di margine per il nfb convenzionale.
L'alimentazione si può fare con tre avvolgimenti in serie in modo da avere 250V sul primo nodo (le g2), 550V sul secondo nodo e 850 sul terzo nodo, tutto con elettrolitici da 450V per avere margine.
Il (o i) source follower deve essere alimentato tipo +50 e -150V circa e darei loro 5-10 mA ciascuno a riposo (meglio a chassis, perchè dissiperà 1W).
Fosse per me farei una PI con 12AT7 o analoghe che "spingano" in corrente sopra i 5 mA, con un CCS sui catodi e del feedback positivo per tirare su il guadagno della PI così da evitare troppi stadi, ed avere un po' di margine per il nfb convenzionale.