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trasformatore di uscita e carico.

Discussioni di carattere generale sugli amplificatori valvolari...
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battimanu
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trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da battimanu » 01/06/2009, 18:48

Ho una domanda banale :

Il trasformatore di uscita di un valvolare se non viene "caricato" con una cassa brucia?
se si perchè? un fonico mi ha detto cosi una settimana fa ma non me ne capacito.
Il fatto è che mi piacerebbe registrare il suono della mia testata entrando nel PC e vorrei poter prelevare il segnale dall uscita cassa del mio amplificatore (ho una ENGL POWERBALL), per poi entrare nel pc ed aggiungere un simulatore di cassa VST.
la cosa vi sembra fattibile?se si qualcuno potrebbe indicarmi la retta via? ho letto anche dei riduttori di potenza ma sono molto costosi, se ci fosse qualcosa di costruibile sarebbe meglio.
ultima richiesta: se il trasformatore di uscita deve lavorare sotto carico con cosa potrei sostituire i miei coni?

GRAZIE in anticipo per le risposte e scusate la mia ignoranza.

HAIL
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luix
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da luix » 01/06/2009, 19:36

Ciao!

Si il fonico ti ha detto giusto, senza carico il Tu si brucia (non istantaneamente sia chiaro) perchè riflette indietro un carico molto basso alle tue finali...

Io ti sconsiglio di fare con i simulatori di cassa dei programmi per pc, non sono gran che...

Però se proprio vuoi fare cosi devi procurarti un carico passivo composto da resistenze di alto wattaggio... io ne sto vendendo uno se ti può interessare, è nella sezione mercatino alla "svendita primaverile", è da 8ohm 200W...
MEMENTO trimmer Humdinger :lol1:

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robi
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da robi » 01/06/2009, 21:34

Il dummy load di luix ed una bella redbox ti risolvono tutti i problemi!  :bye1:
Adoro le donne con un passato, e gli uomini con un futuro.

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battimanu
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da battimanu » 02/06/2009, 20:53

GRAZIE mille!

Anche se ancora non mi spiego la riflessione sulle finali... mi ripasserò un po di teoria.

alcune domande:
Di che tipo sono le resistenze che usi? io ne ho alcune in giro (resistori per inverter ecc.) dovrei verificare di non averle già in casa.

del red box non c' è uno schema? se possibile una cosa del genere vorrei costruirmela da solo.
insomma che configurazione mi consigliereste per provare a registrare?
testata-partitore(red box)-carico resistivo-simulatore di cassa-PC?
sono aperto a qualunque consiglio purchè mi faccia risparmiare i 300 euri che mi chiedono per il THD hotplate!

rigrazie!
HAIL
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robi
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da robi » 02/06/2009, 21:37

50 euro di redbox (ti costa meno comprarla), 20 euro di carico, e stop.
Tieni conto che puoi usarlo anche live se ti serve avere volumi bassissimi.
Adoro le donne con un passato, e gli uomini con un futuro.

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Zanna
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da Zanna » 03/06/2009, 1:00

Ragazzi, ne approfitto per chiedere una spiegazione.
Io so che il trafo di uscita serve per adattare la più alta impedenza delle valvole con quella tipicamente bassa dei coni.
Il trasformatore, lavorando con segnali audio = corrente alternata, funziona come un trasformatore normale di alimentazione, cioè per induzione.

Poi so che se il carico nel secondario è più basso di quello nel primario si rischia di bruciare trasformatore e forse anche valvola/e.

Ma qualcuno mi spiega gentilmente, più o meno approfonditamente, il motivo FISICO di questa cosa?

Se al caricabatterie non attacco il cellulare (facendo finta che non sia switching), mica si brucia...  :wacho:

Non riesco a trovare spiegazioni.
Grazie.

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fr3d
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da fr3d » 03/06/2009, 9:50

Come sempre ci provo: il primario del trasformatore fa da carico alla/e finali. Quando c'è attaccato qualcosa al secondario si comporta come dovrebbe e tutto funge. A carico staccato la finale si trova come carico solo l'impedenza reale del primario, senza quella riflessa del cono. Dopodichè dovrebbe essere una gara di resistenza tra le tolleranze delle finali e quelle del trasformatore  :arf2:
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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da Zanna » 03/06/2009, 10:28

Ok, grazie.
Ma, di preciso, cosa succede? Cioè, immagino che gli elettroni "spingano" per uscire dall'anodo, più o meno intensamente a seconda della opposizione positiva (o negativa, a seconda dei punti di vista), fornita dalla griglia con bias opportunamente tarato, e quelli che riescono a passare si "sfogano" sul trasformatore.
Poi? Perché si dovrebbe fondere? All'interno cosa succede se manca un carico nel secondario?
:Gra_1:

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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da _Alex_ » 03/06/2009, 17:32

Vedi, il trasformatore, per fare il suo lavoro, ha bisogno che le tensioni applicate ai suoi ingressi siano variabili nel tempo, altrimenti è solo un pezzo di cavo con la sua resistenza ed è troppo bassa per resistere al passaggio di corrente, perciò fonde.

Collegando il carico al secondario riesci ad innescare una minima interazione elettromagnetica tra primario e secondario tale da fare in modo che il primario del trafo non sia più una semplice resistenza da pochi ohm, ma una induttanza che si avvicina a quella dichiarata in fase di progetto, perciò non ricadi nel caso precedente.

Spiegare tutto qui è abbastanza lungo e sarebbe poco chiaro, per ora prendi questo per assiomatico.
L\'uso del tasto \"CERCA\" non provoca impotenza!

Alex

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Re:trasformatore di uscita e carico.

Messaggio da Zanna » 03/06/2009, 18:36

:numb1:

:Gra_1:

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