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Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Discussioni di carattere generale sugli amplificatori valvolari...
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Matrix The Warrior
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Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da Matrix The Warrior » 17/01/2010, 15:12

Salve a tutti, apro questo topic perchè dopo aver letto vari articoli e post volevo avere un chiarimento globale ed una visione completa del legame distorsione -> armoniche del segnale....
Da quanto ho potuto leggere ho capito che le armoniche pari conferiscono alla distorsione un suono più piacevole, più tondo perche naturalmente si sentono meglio all'orecchio umano mentre le dispari danno una distorsione più tagliente e più secca essendo rappresentative di frequenze che non corrispondono perfettamente a delle note......ho sbagliato qualcosa????? :mart:

Ora la domanda vera e propria...che legame c'è tra le varie distorsioni e la presenza di armoniche pari o dispari???? Per intenderci, se un amplificatore valvolare presenta un segnale in uscita dal pre con un determinato spettro e con una forte prevalenza di armoniche pari, che differenza udibile c'è se il segnale con lo stesso spettro di frequenze presenta una forte prevalenza di armoniche dispari????

Il dubbio mi è venuto simulando alcuni pre e notando che i segnali presentano armoniche tutt'altro che pari (primo tra tutti il pre della JCM800 2204) quando comunque la caratteristica che viene diciamo elogiata di più negli ampli valvolari sono proprio le armoniche pari....

Grazie a tutti e scusate per l'ignoranza :mart: :numb1:  :pardon1:
Ultima modifica di Matrix The Warrior il 17/01/2010, 17:15, modificato 1 volta in totale.

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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da robi » 17/01/2010, 17:29

Partiamo da un presupposto: non esistono modelli validi per componenti in saturazione.

È indispensabile un contenuto armonico dispari nelle distorsioni, ed il vecchio discorso pari e dispari non è assolutamente valido.
Il tipo di distorsione prferita va molto ad orecchio, non si può generalizzarla.


Analizziamo inoltre le armoniche dal punto di vista.. musicale:
..anzi, invece di riportarti un discorso che ho fatto su molti altri forum, faccio ragionare te sulla cosa:
considera le armoniche superiori come fossero un accordo.. che rapporto c'è fra le armoniche e la fondamentale?
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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da Matrix The Warrior » 17/01/2010, 19:15

allora se ho ben capito tu dici che le armoniche superiori completano il suono, lo arricchiscono così come le note di un accordo rispetto alla fondamentale????

Comunque il fatto che le dispari servano per distorcere mi era chiaro, solo vorrei capire praticamente se a parità diciamo di armoniche dispari all'aumentare delle pari quali modifiche si hanno sul suono...

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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da robi » 17/01/2010, 20:54

ehm, no. Le armoniche sono multipli della fondamentale suonate a diversi volumi in base al contenuto armonico.
Supponiamo di partire da un DO, ragiona su cosa saranno le varie armoniche.
:bye1:


EDIT
Azione prevedibile. Ogniqualvolta rispondo ad una domanda consigliando come ragionare per scoprire un nuovo aspetto di un argomenti ritrito, mi arriva un -1.
:face_green: :face_green: :face_green:
Ultima modifica di robi il 17/01/2010, 21:14, modificato 1 volta in totale.
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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da Matrix The Warrior » 17/01/2010, 22:13

Mi sono espresso male io :mart:      Dunque supponendo di avere come fondamentale il LA a 220Hz....le armoniche pari essendo la fondamentale moltiplicata per 2,4,ecc saranno sempre la nota LA ma suonata a diverse ottave.....le dispari invece sono frequenze di nessuna nota (es. la 3° armonica a 660Hz è un MI stonato).....da qui il fatto ke le dispari risultano sgradevoli nel complesso.....corretto???? Questo è quello che ho appreso da varie spiegazioni in merito....

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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da robi » 17/01/2010, 22:37

Matrix, invece di leggere su internet prendi carta e penna e fatti due calcoli:

LA 440 Hz
armoniche superiori:
LA 880Hz fondamentale ottava superiore
MI 1320Hz quinta dell'ottava superiore
LA 1760Hz fondamentale due ottave sopra
DO# 2200Hz terza maggiore due ottave sopra
MI 2640Hz quinta due ottave sopra

Così come in un arrangiamento di un brano, non tutte le note (sebbene tutte fondamentali o quinte o terze o..) non suonano allo stesso modo,
così non tutte le armoniche sono piacevoli allo stesso modo. Non è generalizzabile.
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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da Matrix The Warrior » 17/01/2010, 23:17

Mi hai illuminato :pardon1: :pardon1: :pardon1:      Ora forse ho capito, cioè tutte le armoniche concorrono a formare il suono finale e nn c'è una regola per dire quale suona meglio e quale peggio dico bene?????

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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da Vicus » 17/01/2010, 23:59

Giusto per mettere i puntini sulle i ma senza attaccare nessuno.

Una nota è cosa ben diversa da una singola armonica, ogni nota si distingue per la sua frequenza fondamentale ovvero la componente di maggior entità nello sviluppo in serie del "segnale", passatemi il temine. Parlando degli strumenti a corda, penso sia più facile associare un onda con il movimento ondulatorio della corda, la distribuzione delle componenti può variare molto a seconda di tanti fattori, primo su tutti come e dove si mette movimento la corda.

A mio vedere si fanno tante chiacchiere sull'argomento e penso sia difficile dare dare una parvenza di teoria visto che stiamo parlando di quanto bello o gradevole sia un suono, insomma una cosa squisitamente personale.

Il miglior modo è provarle le cose.  :yrock:
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Re:Distorsione ed armoniche...dalla teoria all'orecchio

Messaggio da robi » 18/01/2010, 0:08

Vicus, rileggi le chiacchiere con attenzione.

L'esempio della visione dell'analisi di Fourier della distorsione come "armonia" musicale
è un parallelo per far comprendere l'importanza delle armoniche dispari nel suono
e far capire come si legano con la nota fondamentale.
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