Gyrator con drop di tensione controllato
- Dom
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Ciao Franco.
A parte il fatto che si può fare anche diversamente, ma se osservi bene gli screenshot, con il pot al massimo giá stai sui 300v minimi richiesti. Quindi 300v - 275v= 25 v. Tu vuoi partire da 330V e avere quel range di drop?
A parte il fatto che si può fare anche diversamente, ma se osservi bene gli screenshot, con il pot al massimo giá stai sui 300v minimi richiesti. Quindi 300v - 275v= 25 v. Tu vuoi partire da 330V e avere quel range di drop?
- Kagliostro
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Considero i 300v un po' pochi, vorrei stare sui 330 come sullo schema Geloso e poter arrivare ai 320v, tenendo presente che sul geloso Lorenzo arriva a misurare anche 345v a causa della linea elettrica che non è più a 220v come in passato, da notare che i 345v dice di averli misurati con il cambiotensione settato per una linea di 240v
Franco
Franco
Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Ciao Franco, ma quindi tu vuoi regolare fra 330 e 320?
Praticamente un +-1.5% su una tensione in ingresso che per legge puó variare del +-15% (e che si ripercuote a valle) e con componenti che hanno ciascuno un 5% o nel caso migliore 1% di tolleranza?
Mi sembra irrealistico, ma forse ho capito male.
Praticamente un +-1.5% su una tensione in ingresso che per legge puó variare del +-15% (e che si ripercuote a valle) e con componenti che hanno ciascuno un 5% o nel caso migliore 1% di tolleranza?
Mi sembra irrealistico, ma forse ho capito male.
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Vorrei fare in modo che quando la tensione di rete sale non si superassero i 320v / 330v
Con la tensione di rete più bassa si sarebbe sempre sopra ai 300v almeno nelle mie intenzioni
Franco
Con la tensione di rete più bassa si sarebbe sempre sopra ai 300v almeno nelle mie intenzioni
Franco
Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Fissare tensione anodica e di griglia lasciando il fixed bias variabile puó non essere l’ideale, perché farà variare la potenza dissipata a riposo dalle finali. Anche se il 100 Ohm al catodo aiuta a bilanciare.
Ma mi sto intromettendo troppo in un progetto che non ho seguito dall’inizio ed effetivamente non é giusto.
Ma mi sto intromettendo troppo in un progetto che non ho seguito dall’inizio ed effetivamente non é giusto.
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Credo di non essermi spiegato bene
L'anodica resta fluttuante in base alla tensione di rete
Viene solo abbassata di un tot come se il trasformatore avesse il secondario con qualche avvolgimento in meno
Se la linea è a 245v, come capita a Leonardo l'uscita deve restare entro il limite, ma se la tensione di rete cala l'anodica è libera di calare in proporzione come in qualunque circuito
Non ci vedo problemi legati al Bias, cala l'anodica e cala il bias, cresce l'anodica ed il bias cresce
Quei 330v non sono stabilizzati come pure non lo è la tensione in uscita dall'avvolgimento dei 20v che alimenta il Fixed Bias ed i filamenti delle 12ax7 seguono tutti e due le fluttuazioni di rete
Se proprio il settaggio del Fixed Bias non andasse, non basterebbe passare dall'80% ad un 75-70% ?
Franco
L'anodica resta fluttuante in base alla tensione di rete
Viene solo abbassata di un tot come se il trasformatore avesse il secondario con qualche avvolgimento in meno
Se la linea è a 245v, come capita a Leonardo l'uscita deve restare entro il limite, ma se la tensione di rete cala l'anodica è libera di calare in proporzione come in qualunque circuito
Non ci vedo problemi legati al Bias, cala l'anodica e cala il bias, cresce l'anodica ed il bias cresce
Quei 330v non sono stabilizzati come pure non lo è la tensione in uscita dall'avvolgimento dei 20v che alimenta il Fixed Bias ed i filamenti delle 12ax7 seguono tutti e due le fluttuazioni di rete
Se proprio il settaggio del Fixed Bias non andasse, non basterebbe passare dall'80% ad un 75-70% ?
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Di più, nel caso si usi un VVR normale in un Fixed Bias è vero che si hanno problemi essendo la tensione di Bias ferma su un valore
Ma qui anche se c'è una sorta di VVR la tensione viene regolata e poi resta sempre su quel valore (a valore di Linea identico) la regolazione del Fixed Bias avviene allo stesso momento e quindi è compatibile (nel suo livello) con la tensione anodica
Se cala la linea è vero che cala l'anodica ma anche la tensione.del Bias cala della stessa percentuale
Franco
Ma qui anche se c'è una sorta di VVR la tensione viene regolata e poi resta sempre su quel valore (a valore di Linea identico) la regolazione del Fixed Bias avviene allo stesso momento e quindi è compatibile (nel suo livello) con la tensione anodica
Se cala la linea è vero che cala l'anodica ma anche la tensione.del Bias cala della stessa percentuale
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Questa versione presenta la mod di R2 (da 280k anzichè 470k), testata in simulazione da Domenico
che porta l'anodica da 345v a 330v per una corrente di 42mA ed a 329v con una corrente di 60mA
In aggiunta ho messo un cap da 10uF 450v che sta tra la giunzione di R1 ed R2 e massa ed in parallelo allo stesso un cap da 0.1uF, come visto in un circuito Soft Start
la cosa dovrebbe aggiungere al circuito un Soft Start di qualche secondo
(non so se sia una cosa che si possa verificare con una simulazione)
Franco
che porta l'anodica da 345v a 330v per una corrente di 42mA ed a 329v con una corrente di 60mA
In aggiunta ho messo un cap da 10uF 450v che sta tra la giunzione di R1 ed R2 e massa ed in parallelo allo stesso un cap da 0.1uF, come visto in un circuito Soft Start
la cosa dovrebbe aggiungere al circuito un Soft Start di qualche secondo
(non so se sia una cosa che si possa verificare con una simulazione)
Franco
Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Ciao Franco, il RC di quel circuito é 4.7 secondi, quindi sarai a tensione dopo 3xRC che sono 15 secondi.
Il 100n in paralleo al 10u é il 1% dell’altro valore, cioé ampiamente in tolleranza: non ha alcun effetto se non filtrare meglio le frequenze oltre l’udibile.
Il 100n in paralleo al 10u é il 1% dell’altro valore, cioé ampiamente in tolleranza: non ha alcun effetto se non filtrare meglio le frequenze oltre l’udibile.
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
15 secondi, troppi ?
e, non so in questo caso cosa comporti il piccolo cap in parallelo, nel caso dell'uso in un PS capisco l'effetto, anche la VOX in qualche modello (relativamente recente) lo fa, per "recuperare" quando la qualità degli elettrolitici non è eccelsa, ma qui ce l'ho messo solo perché così l'ho visto arrangiato in un soft start, magari se ne può fare tranquillamente a meno ed il cap può essere anche da 5uF o meno
e .... Buona Giornata, sperando che lo sia
Franco
e, non so in questo caso cosa comporti il piccolo cap in parallelo, nel caso dell'uso in un PS capisco l'effetto, anche la VOX in qualche modello (relativamente recente) lo fa, per "recuperare" quando la qualità degli elettrolitici non è eccelsa, ma qui ce l'ho messo solo perché così l'ho visto arrangiato in un soft start, magari se ne può fare tranquillamente a meno ed il cap può essere anche da 5uF o meno
e .... Buona Giornata, sperando che lo sia
Franco
Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Secondo me può starci come tempo.
Il condensatore a film non le reputo essenziale in questo caso.
Neppure negli ampli per chitarra in generale, a dire il vero.
Il condensatore a film non le reputo essenziale in questo caso.
Neppure negli ampli per chitarra in generale, a dire il vero.
- Kagliostro
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Grazie
Franco
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Torno sull'argomento per farti notare che quei 6V di drop in più, possono costare parecchio in termini di dissipazione termica.
Se si ta sempre intorno ad un assorbimento di circa 40 / 60 mA, va tutto bene. Ma quando si va oltre le cose cambiano!
Dato che questi Gyrator possono erogare circa 200mA di corrente massima, qualcuno potrebbe anche decidere di usare queste polarizzazioni degli stessi per correnti maggiori. In quel caso sarebbe consigliabile sfruttare altre polarizzazioni ed usufruire di una corrente massima passante superiore agli scopi.
Guarda cosa succede se il carico in corrente aumenta fino a 150mA.
Ho fatto dei confronti con un altro gyrator con circa gli stessi Henry, ma con corrente superiore e senza drop di 6V in più.
...Per la tua gioia le immagini sono in bianco e nero
:
Non mi metto a postare i grafici. I valori riportati sono in Watt RMS
Credo sia utile sapere questa cosa in quanto la dissipazione termica può essere molto alta se si progetta un ampli che adotta dei gyrator.
Nel mio caso, infatti, sto rivedendo il tutto perchè sul dissipatore ho 3 fonti di calore che si sommano!
Se si ta sempre intorno ad un assorbimento di circa 40 / 60 mA, va tutto bene. Ma quando si va oltre le cose cambiano!
Dato che questi Gyrator possono erogare circa 200mA di corrente massima, qualcuno potrebbe anche decidere di usare queste polarizzazioni degli stessi per correnti maggiori. In quel caso sarebbe consigliabile sfruttare altre polarizzazioni ed usufruire di una corrente massima passante superiore agli scopi.
Guarda cosa succede se il carico in corrente aumenta fino a 150mA.
Ho fatto dei confronti con un altro gyrator con circa gli stessi Henry, ma con corrente superiore e senza drop di 6V in più.
...Per la tua gioia le immagini sono in bianco e nero

Non mi metto a postare i grafici. I valori riportati sono in Watt RMS
Credo sia utile sapere questa cosa in quanto la dissipazione termica può essere molto alta se si progetta un ampli che adotta dei gyrator.
Nel mio caso, infatti, sto rivedendo il tutto perchè sul dissipatore ho 3 fonti di calore che si sommano!
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Ciao Domenico
Io ho cercato di documentarmi sulla cosa e, per adesso, quello che se ne è uscito dovrebbe essere che sulla resistenza R3, se aumentata di valore, la dissipazione (a parità di tensione in ingresso e corrente che passa) aumenta ma sul MOSFET la dissipazione aumenta quando questi agisce come limitatore di corrente, di conseguenza, andrà a dissipare prima ed in questo senso dissipa di più, ma qualora la corrente che scorre non vada a superare il valore di soglia per la l'imitazione impostato tramite il valore di R3, la dissipazione sul MOSFET resta la stessa
Quindi se si resta entro il limite di corrente impostato per l'avvio della limitazione la dissipazione sul MOSFET dovrebbe restare invariata
Cosa, ovviamente, da tenere presente quando si pianifica sia una riduzione dell'Anodica, sia quando si vuol diminuire l'alimentazione sulle G2
Franco
Io ho cercato di documentarmi sulla cosa e, per adesso, quello che se ne è uscito dovrebbe essere che sulla resistenza R3, se aumentata di valore, la dissipazione (a parità di tensione in ingresso e corrente che passa) aumenta ma sul MOSFET la dissipazione aumenta quando questi agisce come limitatore di corrente, di conseguenza, andrà a dissipare prima ed in questo senso dissipa di più, ma qualora la corrente che scorre non vada a superare il valore di soglia per la l'imitazione impostato tramite il valore di R3, la dissipazione sul MOSFET resta la stessa
Quindi se si resta entro il limite di corrente impostato per l'avvio della limitazione la dissipazione sul MOSFET dovrebbe restare invariata
Cosa, ovviamente, da tenere presente quando si pianifica sia una riduzione dell'Anodica, sia quando si vuol diminuire l'alimentazione sulle G2
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Re: Gyrator con drop di tensione controllato
Kagliostro ha scritto: ↑07/05/2023, 11:37
...Quindi se si resta entro il limite di corrente impostato per l'avvio della limitazione la dissipazione sul MOSFET dovrebbe restare invariata
Cosa, ovviamente, da tenere presente quando si pianifica sia una riduzione dell'Anodica, sia quando si vuol diminuire l'alimentazione sulle G2
Franco
Esatto. Almeno le simulazioni mi portano a pensare ciò.