Alimentazione filamenti in continua
Re: Alimentazione filamenti in continua
Dico la mia e a quanto pare la penso molto contro corrente: le proposte fatte secondo me non vanno dalla strada giusta.
Non sono molto bravo a spiegare, quindi può essere che vi crei più confusione ma vi assicuro che se simulate, provate e misurate vi sarà tutto più chiaro. Queste cose comunque le avevo già esposte.
Schema semplice, avvolgimento ponte e condensatori. Perché da 6.3Vac mesa segna 6.3Vdc? Perché anche solo con 1A di assorbimento e anche usando 10mF (10.000uF) si ha quasi 1 Volt di ripple e picchi di 10A sui diodi. Quindi al contrario di quello che può pensare piadina i uV di rumore termico li possiamo proprio ignorare. Aggiungo che i regolatori citati nei post precedenti sono tutto tranne che precisi però riescono ad abbattere il ripple di 60dB quindi 1V in ingresso al regolatore significa 1mV in uscita. Questi però oltre ad avere lo svantaggio di produrre molto calore devono avere almeno (minimo sindacale) 3V in più in ingresso per funzionare correttamente quindi per avere 6.3V in uscita dobbiamo dargli 9-10 V in ingresso almeno. Quindi per una alimentazione in continua fatta bene serve un secondario più alto dei classici 6.3 o 12.6. Per il regolatore un 317 o un 7806 vanno bene per due tre valvole e per raffreddarli li attacchi al telaio. Più valvole, più regolatori.
L'altra alternativa è un alimentatore switching che costa come il 338 ma è già fatto e non scalda.
Non sono molto bravo a spiegare, quindi può essere che vi crei più confusione ma vi assicuro che se simulate, provate e misurate vi sarà tutto più chiaro. Queste cose comunque le avevo già esposte.
Schema semplice, avvolgimento ponte e condensatori. Perché da 6.3Vac mesa segna 6.3Vdc? Perché anche solo con 1A di assorbimento e anche usando 10mF (10.000uF) si ha quasi 1 Volt di ripple e picchi di 10A sui diodi. Quindi al contrario di quello che può pensare piadina i uV di rumore termico li possiamo proprio ignorare. Aggiungo che i regolatori citati nei post precedenti sono tutto tranne che precisi però riescono ad abbattere il ripple di 60dB quindi 1V in ingresso al regolatore significa 1mV in uscita. Questi però oltre ad avere lo svantaggio di produrre molto calore devono avere almeno (minimo sindacale) 3V in più in ingresso per funzionare correttamente quindi per avere 6.3V in uscita dobbiamo dargli 9-10 V in ingresso almeno. Quindi per una alimentazione in continua fatta bene serve un secondario più alto dei classici 6.3 o 12.6. Per il regolatore un 317 o un 7806 vanno bene per due tre valvole e per raffreddarli li attacchi al telaio. Più valvole, più regolatori.
L'altra alternativa è un alimentatore switching che costa come il 338 ma è già fatto e non scalda.
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- Diyer Aiutante
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Re: Alimentazione filamenti in continua
Ciao a tutti, vi lascio questo link che avevo trovato qualche annetto fa:
http://www.leradiodisophie.it/Alimentat ... tori-4.htm
In particolare mi sembra interessante l'ultima soluzione per stabilizzare la continua.
http://www.leradiodisophie.it/Alimentat ... tori-4.htm
In particolare mi sembra interessante l'ultima soluzione per stabilizzare la continua.
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- Roger Mayer Jr.
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Re: Alimentazione filamenti in continua
beh...La spiegazione di Vicus sostanzialmente mi spiega perchè avevo la sensazione (dai tentativi fatti...) che la 12DC fosse più silenziosa della 6.3DC...
si dimezzano gli ampere!
ora...se qualcuno vuol simulare e far conti siamo tutti felici...
ma supponiamo il classico preamp Highgain a 5 valvole, ergo 750mA in 12.6VDC...
supponiamo il classico filtro da 10 kuF + 10 kuF...
stiamo ancora parlando di un V di ripple o di molto molto meno?
si dimezzano gli ampere!
ora...se qualcuno vuol simulare e far conti siamo tutti felici...
ma supponiamo il classico preamp Highgain a 5 valvole, ergo 750mA in 12.6VDC...
supponiamo il classico filtro da 10 kuF + 10 kuF...
stiamo ancora parlando di un V di ripple o di molto molto meno?

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Re: Alimentazione filamenti in continua
sarebbe bello trovare la soluzione definitiva migliore in assoluto, DC sia per il pre che per il finale.
Sarebbe da fare prove su prove. Pensavo (una cosa assurda però da non mettere in pratica) se uno attacca i filamenti ad una batteria in teoria ha zero ripple e zero rumori, ovvio che la batteria si scarica dopo poco e buona notte. Pero appena ho un po di tempo faccio questa prova mi tiro fuori i due cavi dei filamenti (tanto sono abbastanza a portata di mano) e il collego ad una batteria, alzando gain a palla e vedere come cambia.
Sarebbe da fare prove su prove. Pensavo (una cosa assurda però da non mettere in pratica) se uno attacca i filamenti ad una batteria in teoria ha zero ripple e zero rumori, ovvio che la batteria si scarica dopo poco e buona notte. Pero appena ho un po di tempo faccio questa prova mi tiro fuori i due cavi dei filamenti (tanto sono abbastanza a portata di mano) e il collego ad una batteria, alzando gain a palla e vedere come cambia.
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Re: Alimentazione filamenti in continua
alcuni patiti dell'hifi consigliano di alimentare i filamenti con una batteria da auto....
non dico altro
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Re: Alimentazione filamenti in continua
Lo so, lo so
Comunque di radio a valvole alimentate a batteria ne sono esistite in gran quantità
sia come autoradio che come piccole portatili, è difficile inventarsi qualcosa di nuovo
K

Comunque di radio a valvole alimentate a batteria ne sono esistite in gran quantità
sia come autoradio che come piccole portatili, è difficile inventarsi qualcosa di nuovo

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Re: Alimentazione filamenti in continua
Salve gente!
ho realizzato il sistema di alimentazione con LM338K consigliato da DOM....e che dire...
una bomba! finche non si attaccano le valvole
senza valvolec on un solo led attaccato con debita resistenza, una meraviglia...
attacco le valvole e il Vout va a 0!!
insomma, bruciato l'integrato!
mi è successo già con due pezzi, mi resta solo il terzo e prima di bruciare pure questo chiedo consiglio
c'è il diodo di protezione tra Vin e Vout....
ho realizzato il sistema di alimentazione con LM338K consigliato da DOM....e che dire...
una bomba! finche non si attaccano le valvole

senza valvolec on un solo led attaccato con debita resistenza, una meraviglia...
attacco le valvole e il Vout va a 0!!
insomma, bruciato l'integrato!
mi è successo già con due pezzi, mi resta solo il terzo e prima di bruciare pure questo chiedo consiglio

c'è il diodo di protezione tra Vin e Vout....
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Re: Alimentazione filamenti in continua
Lo schema sembra a posto...che tensione hai in uscita dal regolatore a vuoto?
Hai riferito a massa da qualche parte le valvole oltre che ai -60V?
Booh...
Hai riferito a massa da qualche parte le valvole oltre che ai -60V?
Booh...
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- Diyer Eroe
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Re: Alimentazione filamenti in continua
invece di usare regolatori costosi si può utilizzare un 2N3055 con diodo zener,vedi schema Egnater TOL/IE4,l'importante è sempre il dissipatore da dimensionare correttamente.
Detto questo io ho il Brunetti che si fa 6 valvole col 317 da 15 anni minimo.
Detto questo io ho il Brunetti che si fa 6 valvole col 317 da 15 anni minimo.
Re: Alimentazione filamenti in continua
Oggi mi è arrivato un pacchettino da molto lontano, trattasi di un PCB specifico per alimentare in DC le valvole partendo da 6,3 V.
Viene usato l ' integrato LT1083, molto robusto può supportare corrente fino 8 A, scalda molto poco dato che utilizza tecnologia swich.
Ovviamente io non mi accontento del PCB cosi come sta, quindi aggiungerò qualche miglioria come induttanze per ridurre il ripple e altre cose.
Viene usato l ' integrato LT1083, molto robusto può supportare corrente fino 8 A, scalda molto poco dato che utilizza tecnologia swich.
Ovviamente io non mi accontento del PCB cosi come sta, quindi aggiungerò qualche miglioria come induttanze per ridurre il ripple e altre cose.
Re: Alimentazione filamenti in continua
questo e lo schema che verrà migliorato aggiungendo induttanze e altre cose
- Allegati
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- Cina3.JPG (19.41 KiB) Visto 5356 volte
Re: Alimentazione filamenti in continua
Hai davvero sentito l'esigenza di migliorare il 1083?
A me ha funzionato subito benone con ripple bassissimi anche a carichi medioalti.
Parlo di altre applicazioni, in quanto come sapete non amo i filamenti in dc.
A me ha funzionato subito benone con ripple bassissimi anche a carichi medioalti.
Parlo di altre applicazioni, in quanto come sapete non amo i filamenti in dc.
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- Roger Mayer Jr.
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- Località: Mirano (VE)
Re: Alimentazione filamenti in continua
E dire che dopo aver provato con i 78 bufferati, con i 338, con i 317 bufferati etc etc....
io ormai uso sempre due o tre 7812 in parallelo disaccoppiati ciascuno da un diodo sul vout ed alimentati con una AC alta, molto alta...sopra i 15Vac...
Grezzaggine a palate insomma.....
anche se è la soluzione più stabile e silenziosa che ho sperimentato fino ad ora.
Per il timbro..è proprio vero che i filamenti in DC lo cambiano.
Almeno, a me sembra venga meno "morbido" in DC...e...lo preferisco così...
io ormai uso sempre due o tre 7812 in parallelo disaccoppiati ciascuno da un diodo sul vout ed alimentati con una AC alta, molto alta...sopra i 15Vac...

Grezzaggine a palate insomma.....

anche se è la soluzione più stabile e silenziosa che ho sperimentato fino ad ora.
Per il timbro..è proprio vero che i filamenti in DC lo cambiano.
Almeno, a me sembra venga meno "morbido" in DC...e...lo preferisco così...

CHE DIO B'ASSISTA!
Re: Alimentazione filamenti in continua
Non so cosa intendi con tecnologia switch ma l'lt1083 è lineare non switching.
Riguardo l'alimentazione in dc partendo dal classico secondario a 6.3Vac ho scoperto che c'è il modo di eliminare la Vdrop dei diodi di rettifica usando 4 mosfet pilotati sincroni. Se avessi più tempo butterei giù qualche prototipo ma purtroppo il tempo è tiranno.
Riguardo l'alimentazione in dc partendo dal classico secondario a 6.3Vac ho scoperto che c'è il modo di eliminare la Vdrop dei diodi di rettifica usando 4 mosfet pilotati sincroni. Se avessi più tempo butterei giù qualche prototipo ma purtroppo il tempo è tiranno.
Re: Alimentazione filamenti in continua
Raga sono nuovo anche io nel campo DC heater, quindi devo provare e riprovare per vedere cosa funziona meglio.
Per swich intendevo che usa una sua frequenza interna per funzionare, almeno e questo che mi ha detto una persona che mi ha aggiunto che scaldano molto poco
Con i mosfet non ho mai provato a rettificare, nel schemino che ho postato vengono usati diodi schottky a bassa caduta (0.25 V di caduta ciascuno), quindi se viene fuori un problema non credo possa provenire dal comparto rettifica. Eventualmente e da vedere come si comporta il tutto sotto carico, perche un conto e leggere i dati dichiarati e un conto e provare dal vivo. Cmq mi pare di capire che qui nessuno ha mai usato questo integrato qui.
Per swich intendevo che usa una sua frequenza interna per funzionare, almeno e questo che mi ha detto una persona che mi ha aggiunto che scaldano molto poco
Con i mosfet non ho mai provato a rettificare, nel schemino che ho postato vengono usati diodi schottky a bassa caduta (0.25 V di caduta ciascuno), quindi se viene fuori un problema non credo possa provenire dal comparto rettifica. Eventualmente e da vedere come si comporta il tutto sotto carico, perche un conto e leggere i dati dichiarati e un conto e provare dal vivo. Cmq mi pare di capire che qui nessuno ha mai usato questo integrato qui.