Ampli high gain con basse resistenze all'anodo

[robi]

Ciao,

vorrei prendere spunto da questo ampli fatto 12 anni fa, e da una sua evoluzione che ho trovato oggi per caso e di cui mi ero dimenticato, per parlare di amplificatori high gain con bassi valori sui resistori di placca.

Dallo schema allegato, che ho recuperato, feci una variante con 68 kOhm sull'anodo, 390 Ohm sul catodo ed un'alimentazione credo intorno ai 430V.
Quindi due stadi molto lineari con un guadagno ridotto, meno attenuazione fra gli stadi, e meno tagli in frequenza in generale.

Negli anni ho fatto prove diverse ed uso spesso stadi freddi con più corrente del normale, ma vorrei sapere se ci sono altri che hanno sperimentato cose simili e con quali risultati.

Ciao!
Roberto

[Dom]

.... Guarda, io ci ho provato. Ma ho sbagliato metodo!
Nel senso che ho provato a fare una cosa simile su 3 stadi di H. H., ma... Non era l'ampli da provare al momento.
.... Quando tu lo stai costruendo il suono, non puoi fare certe prove. Voglio dire:
Ha senso fare certe prove su un ampli che già conosci e sai come suonano. Allora si.

Sulla SLO, che tu conosci meglio di me, ha perfettamente senso provarci. E sarebbe interessante ascoltare i risultati.

Io, sul mio ampli, non potevo farlo bene all'epoca. Oggi, magari, potrei anche tentare.
Ma preferirei provare certe alterazioni di stadi con un ampli come l'Sp77. Che almeno lo conosco un pò e so bene come suona.

[robi]

Sí, sicuramente bisogna partire da un suono noto per semplificarsi la vita.
Lì partii da due stadi Diezel con un "Soldano/3" ed un Marshall, e finii con due "Diezel/2" davanti a tutto.

Due cose da calcolare quando si "gioca" con questi stadi: dissipazioni dei resistori (alimentazione e carico) e punto di lavoro (corrente a riposo sotto 3 mA e tensione sotto 350 V, per una classica 12ax7.

L'SP77 quindici anni fa aveva prezzi ragionevoli, ora è schizzato a cifre folli: oggigiorno farei le prove su un Brunetti Mille.

[robi]

In base alle prove che ho fatto non scenderei sotto 68k se si parla di stadi polarizzati centralmente e con tensioni elevate, e devo dire che anche per gli stadi più freddi alimentati dai 350V in su resterei fra i 56 e gli 82k.

Chiaramente questo approccio si può usare anche sugli inseguitori di catodo, dove generalmente si ottiene più compressione al diminuire del carico (ma dipende anche dallo stadio precedente accoppiato in DC, trovai una combinazione molto lineare con un 47k di carico sull'inseguitore catodico).