Gyrator, questo sconosciuto

[Kagliostro]

Nelle pagine di ElectroYou, come sapete, mi han dato un po' una mano per conoscere certi aspetti del Gyrator di Merlin

Il paragonarlo ad un'impedenza ha determinato in alcuni forumer dissenso, e si son fatti avanti con le loro perplessità ed evidenziando che si tratta di un generatore di corrente

In quel forum c'è un chitarrista che ha scovato questo interessante articoletto con spiegazioni, appunto, sul Gyrator, spiegazioni tecniche che mi son sembrate ad un buon livello (per la maggior parte non ho capito di cosa si parlava )

Per coloro che volessero (cercare di) approfondire

Il link è questo e ci sono cose interessanti per chi è in grado di capirle

https://www.elettroamici.org/induttanza-simulata/



K

[Dom]

Grazie Franco.

[Kagliostro]

Ciao Domenico

Mah, a me piacerebbe capirne qualcosa in più, per coloro che sono più avanti di me penso sia una lettura interessante

Franco

[robi]

Ciao Franco,

personalmente trovo quell'articolo fuorviante, molto impreciso, e... INDUTTORE di confusione.
Innanzitutto confonde induttanza con induttore, poi afferma che il giratore non CEDA energia, mentre la differenza è che non può ACCUMULARE energia. Se non la cedesse, sarebbe un buco nero.

Manca invece una spiegazione PRATICA di cosa fa un giratore.
Vedo se trovo qualcosa, altrimenti butto giù due righe.

[Kagliostro]

Ciao Roberto

Non ti vogliamo costringere ma se trovi qualcosa di meglio o addirittura scrivi qualcosa tu sarebbe OTTIMO

Franco

[Dom]

.... Confermo!!!!

[robi]

Ciao,

allora, un po' brevemente, scusatemi, poi farò tutto meglio.
Il grosso limite di quel circuito, è che il partitore butta il ripple a monte del gyrator sul gate del nmosfet, quindi anche l'uscita non sarà ottimamente filtrata.

Gyrator classico.gif (2.81 KiB) Visto 2395 volte

Un circuito poco più complesso ma infinitamente più efficiente è questo qui sotto.
La tensione di riferimento sul gate del nmosfet è stabile perchè è data dal prodotto della corrente per il resistore da 33k.
Qualora volessimo avere un valore ancora più preciso, potremmo realizzare un CCS in cascode, che migliora ulteriormente il PSRR.

[Kagliostro]

Ciao Roberto

Grazie per il lavoro che stai facendo

Mi chiedevo, una tensione stabile sul gate del MOSFET vuol dire che anche in uscita dal circuito si avrebbe una tensione stabile ?

Perché, se in un SE potrebbe anche andare, in un PP (dove ci si aspettano fluttuazioni sull'alimentazione) non è che sarebbe auspicabile

Franco

[Dom]

Grazie Robi!

Per approfondire il discorso, è opera tua questa?

[robi]

Interessante, ma forse non molto equo con quel 100 micro sul primo caso, rispetto agli altri.

Ma é una bella idea questo tipo di paragone!

[robi]

Dimenticavo!

Lo svantaggio del CCS é che mentre gli altri “mangiano” in po’ di tensione per stabilizzare l’uscita, il CCS é fisso. Il che vuol dire che se la tensione di rete cala, e la tensione in ingresso al gyrator cala, potrebbe non fare più il suo lavoro. Quindi andrà sempre dimensionato per dissipare un po’ più potenza (cioé mangiarei più volt, come dicevo prima), ma a favore di una tensione d’uscita sempre uguale (e molto più silenziosa di, ad esempio, una fila di zener, cosa che con LTSpice non si vede), cosa che gli altri col partitore non garantiscono.

[Kagliostro]

Mi ripeto

Ma stabilizzare la tensione potrebbe anche andare in un SE ma in un PP, a mio parere, pare controproducente

O no ?

Franco

[robi]

Ciao Franco, posso chiederti di motivare questa tua affermazione?

[Kagliostro]

Credevo che dicendo

ma a favore di una tensione di uscita sempre uguale

ci si riferisse ad un alimentazione stabilizzata, fissa su di un valore

Franco

[robi]

Sì, ma vorrei sapere che peoblemi ritieni possa dare ad un PP.