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Gyrator, questo sconosciuto

Discussioni di carattere generale sugli amplificatori valvolari...
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Kagliostro
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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 08/12/2022, 23:00

Ricorda che la tensione ottenuta per caduta su resistore è ballerina, infatti Millet nel suo alimentatore per G2 usa uno stabilizzatore (di cui sfrutta anche la protezione)

l'articolo lo trovi qui

http://www.pmillett.com/HV_reg.html

Nota l'uso dei diodi TVS come diodi di protezione

Franco

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 10/12/2022, 13:00

I conti ridanno con le simulazioni.

Ho provato a simulare i 2 gyrator con delle tensioni testate nel mio ampli subito dopo i diodi.

Quì possiamo notare le tensioni in uscita:
screenshot.5.png

Quì possiamo notare le correnti massime in uscita:
screenshot.6.png
screenshot.7.png
Ipotizzando per assurdo che la corrente disponibile all'ingresso sia infinita, con una resistenza da 1 Ohm a massa al posto del carico impostato precedentemente, è possibile vedere la massima corrente in uscita dal circuito,

Ho provato anche a fare delle simulazioni in A.C. senza trasformatori di alimentazione, però.

I risultati inerenti al filtraggio mi pare siano buoni. Parliamo di circa 20mV di ripple in uscita dal gyrator da 47H / 20 Ohm.

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 10/12/2022, 16:04

Ciao Domenico

e sul gyrator da 36mA di uscita quanti mV di ripple ?

--

Per i valori dell'altro 800mA ...... direi che puoi tranquillamente abbassare il valore

800 mi sembrano anche tanti ed un po' di protezione o un ulteriore abbassamento del ripple sarebbero ottimi

Franco

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 11/12/2022, 11:47

Ciao Franco.
Penso di tenerlo così pechè se alzassi il valore di "R3" avrei si più filtraggio e meno corrente massima in uscita ( con 28 Ohm avrei 250 mA massimi. Che sarebbero più che sufficienti. ), ma mi scenderebbe ulteriormente la tensione. Anche se di pochi volts, comincio a stare basso come anodica.

Vi posto i risultati delle simulazioni per capire quanto filtrano dei gyrator così dimensionati.
Nello schema che posto, le tensioni date in ingresso dei ponti diodi sono in Volts di picco. Non in tensione alternata efficace che leggiamo sui tester.

Inoltre, vorrei sottolineare, che le tensioni ricavate dalla simulazione dopo i cap di filtro, i gyrator ecc, non tengono conto di molte perdite che nel mondo reale avvengono. Come per esempio nel trasformatore di alimentazione che in questo caso ( per semplificazione ) non è presente.

Quindi i voltaggi risultano più alti di quelli testati realmente.

Schema di riferimento:
screenshot.8.png
Ripple misurato dopo il Gyrator dedicato all'anodica:
screenshot.10.png
screenshot.10.png (8.82 KiB) Visto 733 volte
Ripple misurato dopo il Gyrator dedicato a G2, prima della resistenza in serie con la griglia:
screenshot.11.png

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 11/12/2022, 14:49

Che succede se alzi il valore delle due res da 120K (lasciando il resto come sta) ?

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 13/12/2022, 20:23

Ciao.

Se alzo il valore delle 2 res da 120k, stando alle formule, vado ad alzare gli Henry.
Se non si tocca R3, la corrente massima in uscita e la resistenza in serie dell'induttanza simulata, rimangono uguali.

Forse volevi farmi questa domanda riguardo alle resistenze da 47k del gyrator dedicato all'anodica?
SI. avrei potuto anche farlo. Ma sono abbastanza sicuro che con 47H di filtraggio, in quei rami, dovrei stare abbastanza tranquillo.
...Credo che una maggiore "pulizia" venga fuori se ci si concentra sul filtraggio della griglia.
Quindi ho lasciato tutto come sta... a differenza di una cosa: il diodo lo ho messo come da schemi precedentemente da te postati e ho cambiato la resistenza che va sul gate da 3.3k a 100 ohm.

Lo ho fatto per essere "fedele" alla formula impiegata a dare un risultato abbastanza attendibile ( ...spero ) sulla corrente massima.
...non so se cambiando l'ordine di quello zener il risultato possa essere diverso dal calcolo.

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 13/12/2022, 23:22

Ti ho passato qualcosa riguardo la limitazione della corrente ?

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 14/12/2022, 20:04

...Non credo. C'è qualche errore che non ho notato?

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 14/12/2022, 23:04

No, no

Mi pareva di averti passato uno schemino di Merlin ma a questo punto è ininfluente

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 07/05/2023, 11:33

Torno sull'argomento con degli aggiornamenti in base ad alcune constatazioni fatte sulla dissipazione termica.
Cosa che prima non avevo preso in considerazione, ma che è importante da sapere.
Per fortuna Ltspice ha una comoda funzione per simulare anche questo tipo di "fenomeno".

Innanzi tutto: NON HA SENSO limitare la corrente massima passante. Lasciamo perdere la "compressione" sulle griglie G2.
Basta la grid stopper da 1k e avanza pure.

Limitare la corrente massima ( in sintesi ) equivale ad alzare il valore di "R3".
Questo comporta un notevole incremento dei Watt che il mosfet deve dissipare se ci avviciniamo a sfruttarla quasi tutta quella corrente.

Quello che ci interessa fondamentalmente se usiamo i gyrator è il filtraggio. In più, è necessario salvaguardare la dissipazione termica o almeno rendersi conto di quanto possa essere. Cosìcchè è possibile scegliere se dissipare sul telaio o su un determinato dissipatore.
GYRATOR A - B - SCHEMA - APRILE 2023.jpg
In sostanza, credo che 470H per l'anodica e 47H per le griglie possa essere sufficiente come filtraggio. Settando i gyrator in questo modo ho anche meno dissipazione termica da abbattere dul dissipatore.


Gyrator per anodica. simulazione con 190mA di assorbimento:
GYRATOR - A - GRAFICO - APRILE 2023.jpg

Gyrator per griglie. simulazione con 50mA di assorbimento:
GYRATOR B - GRAFICO - APRILE 2023.jpg

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Dom » 07/05/2023, 11:37

E' interessante vedere anche cosa succede allo "spunto" con filtraggi diversi.

Appena si da tensione al circuito:
GYRATOR - A - GRAFICO 2 - APRILE 2023.jpg
GYRATOR - A - GRAFICO 3 - APRILE 2023.jpg

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da Kagliostro » 07/05/2023, 12:34

Proprio un bel lavoro Domenico :numb1:

Certo le cose cambiano se si sta lavorando in un amplificatore che assorbe poca corrente rispetto a quando si lavora con uno che assorbe abbastanza

In un circuito che assorba un 100mA direi si potrebbe anche lasciare un Gyrator con filtraggio al massimo anche sull'anodica, mentre se l'assorbimento fosse il doppio la protezione direi sarebbe il caso di lasciarla ma scegliendo una R3 che porti ad attivare la l'imitazione anche solo dopo il doppio o triplo della corrente normale, almeno a me sembra così

Se poi proprio si avesse bisogno di una riduzione energica del livello della tensione anodica allora parrebbe più opportuno lasciare al Gyrator il compito di abbassare solo una parte della tensione e per il drop necessario aggiungere un amplified zener con un suo MOSFET dedicato che si accolli lui una parte della dissipazione necessaria

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da robi » 07/05/2023, 22:52

Ciao,

come riferimento, considerate:
350 mW per un TO92 (senza dissipatore)
10 W per un TO220 (su dissipatore!)
50 W per un TO247 (su dissipatore!)

Devo fare ancora un lavoro prima di domani, ma mentre cerco l'ispirazione se riesco aggiungo una variante molto più efficace.

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da robi » 07/05/2023, 23:14

Ciao Dom,

c'è qualcosa che non mi torna: 190-0-190 rettificati a ponte non danno 265V, ma circa il doppio.
Hai moltiplicato 190 * sqrt(2) come dato di ingresso su LTSpice, ma in realtà è il doppio, perchè hai 190-0-190 e non 0-190.
Stessa cosa vale per l'altro circuito.

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Re: Gyrator, questo sconosciuto

Messaggio da robi » 08/05/2023, 0:07

Riguardo la dissipazione iniziale: in realtà il picco è molto più ridotto, è però necessario far sì che il gyrator entri a regime prima che le finali (principalmente) entrino in conduzione. Diciamo per sicurezza non oltre una ventina di secondi.

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