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da robi » 20/09/2015, 16:17
Per ravvivare la discussione, qualche ulteriore modifica.
Sostanzialmente dividerei l'ampli in due settori:
- la preamplificazione (dove è piuttosto cupo, più che bluesy);
- PI e finale (dove son state messe due EL84 piuttosto grezzamente).
Sul preamp il principale lavoro è la scelta delle giuste frequenze da amplificare, così da migliorare la presenza dell'amplificatore, ed aumentarne quindi la soglia di pulito necessaria (master alto e gain che fa da master) oppure le armoniche in crunch (gain a piacere e master quanto basta).
Il metodo più semplice è saldare in parallelo a resistenza e pot del gain due condensatori (i valori migliori sono a mio parere quelli scritti nel primo post), e giocare sul partitore secondo-terzo stadio.
Mi piace la polarizzazione degli stadi, perchè hanno un'entrata in saturazione molto graduale e controllabile di plettro, nel complesso. Basta dare maggiore risalto alla gamma medioalta, che nell'originale è piuttosto tarpata.
Un'opzione interessante è giocare anche sul master, eliminando il partitore 470 kOhm + 150 kOhm. Dona al finale un'altra apertura e dinamica, ma va bilanciato per non buttargli troppo segnale, che darebbe l'effetto opposto
Per quanto concerne PI e finale, il primo intervento è nuovamente volto a bilanciare meglio la presenza e quindi il volume percepito dell'ampli: sostituire il pot del presence da 25 kOhm con uno da 5 kOhm.
Il secondo step è soggettivo, e dipende dall'uso che si farà dell'ampli.
Allo stato attuale il finale satura molto prima della PI, che ha uno stampo classico Marshall/Soldano per EL34 e 6L6GC.
Per bilanciare PI e finale si può configurare con 100 kOhm su entrambi gli anodi, e poi 1k2 + 47k + 4k7. Questo fa sì che la PI entri in saturazione prima, e quindi si adatti meglio alle caratteristiche delle EL84, rispetto alle sorelle maggiori.