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chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Gli Strumenti, gli Effetti, i Setup e quant'altro...
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capello
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Re:chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da capello » 27/01/2010, 10:55

kruka ha scritto: la percuotendola con dei colpetti per sentirne la vibrazione... io ho provato per curosità ed effettivamente si sente la differenza di vibrazione pero' io non saprei dirti come va scelta quella ottimale
quella ottimale e' quella che a te piace!!!!
chiaramente dovrai tenere distinti i 2 parametri:il "tono" e il "sustain".Se ci hai fatto caso il "tud" che senti picchiettando,e' il tono,e il "quanto dura" il "tud" e' il sustain che quella tavola ha.
e se tu avessi a disposizione 2 tavole dello stesso legno,tagliato in eguali misure,scopriresti che al "tud" rispondono in maniera differente.

il sistema per fare la prva da te descritto e' corretto,si tiene la tavola con 2 dita in un punto ben preciso e poi si picchietta,ascoltando attentamente il risultato...poi si sceglie.

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ilden
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Re:chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da ilden » 27/01/2010, 13:41

io sono stato in trentino, in u paesino vicino a Cles, dov'è c'è una segheria non più in funzione, trasformata in museo.

li gli alberi sono quasi tutti abeti e abeti rossi, che sono un gran legno per i violini, mi hanno spiegato
e, cosa che non immaginavo, mi hanno fatto vedere come sceglievano gli alberi adatti a divenire strumenti o mobili.

in pratica: dopo aver segato l'albero, ripulito ecc rimane solo il tronco con la corteccia. guardando gli anelli (quelli da cui si capisce l'età dell'albero) la maggior parte sono dei cerchi, circa, lisci. invece, un albero su 1000 circa (proporzione che mi hanno spiegato li) ha questi anelli seghettati. quegli alberi hanno una risonanza eccezzionale.

e mi hanno dato una prova pratica: su un tronco di circa 6/7 mt. mi ha fatto appoggiare l'orecchio su un capo, mentre il tizio , dall'altro, lo percuoteva con una bic. sembrava che lo prendesse a martellate da quanto forte si sentiva il suono dopo 6 metri di legno! ci sono rimasto male! :ohhh: :ohhh: :ohhh: e quello si è messo a ridere dalla faccia che ho fatto :dance_1:
mentre su un tronco normale, non si sentiva niente. e il bello è che all'esterno non hanno differenze, li si riconosce solo una volta tagliati.

non mi ha saputo spiegare il perchè di questa cosa, se non dicendo che è una specie di "difetto" che colpisce alcune piante e altre no.

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meritil
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Re:chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da meritil » 27/01/2010, 14:21

un'altra buona lettura

http://it.wikipedia.org/wiki/Risonanza_acustica

per favore non liquidate questa lettura dicendo che vale solo per gli strumenti prettamente acustici, valgono le stesse regole per le solid body tranne per il fatto che la loro amplificazione naturale è ovviamente minima

se vi va poi fate ste prove per divertimento:

1) a buon volume provate a suonare con la chittarra ben piantata sul ventre e il braccio sx (o dx se siete mancini) attaccato al corpo e poi non.. (alzate il c. e suonate in piedi  :face_green:)
2) avvicinatevi a un armadio e fate toccare il body con esso e poi non, oppure sul muro e poi non

io noto grandi differenze riconducibili senza nessuno sforzo mentale alla massa e delle dimensioni della superfice vibrante/risonante

:mart:

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Re:chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da mg66 » 27/01/2010, 17:10

capello ha scritto: Mg ,figurati, mai mi permetterei di darti dell'ignorante...scherzavo anche io!!!
Lo so che non sei stato tu  :beer: a darmi dell'ignorante, me lo sono dato da solo ed è vero, riconoscerlo è il solo modo per mettersi nella condizione di poter imparare.
L'immagine datami da Jaxx del liutaio che sceglie addirittura l'albero da cui prendere il legno per la sua creatura, è la variabile che mi mancava per capire l'intero processo.
meritil ha scritto: per favore non liquidate questa lettura dicendo che vale solo per gli strumenti prettamente acustici, valgono le stesse regole per le solid body tranne per il fatto che la loro amplificazione naturale è ovviamente minima.
Ogni lettura è sempre ben accetta. :Gra_1:
meritil ha scritto: avvicinatevi a un armadio e fate toccare il body con esso
Questo mi pertebbere anche di provare le vibrazioni del manico della scopa sulla schiena (magari mia moglie non aspetta altro) :tapai:
:ciao:
Chi semina raccoglie .. ma chi raccoglie deve chinarsi ed allora .. è questione di un attimo.

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Re:chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da Jaxx » 28/01/2010, 21:25

''Questo mi pertebbere anche di provare le vibrazioni del manico della scopa sulla schiena (magari mia moglie non aspetta altro)
5''

:clap2:

beh perlomeno prima fai qualcosa per meritartelo...poi sentiamo come suona la tua cassa toracica.. :lol1:


si trovano grandissime differenza di suono sopprattutto quando la chitarra non la si appoggia sulla pacia, minore è la superfice di contatto e minore è lo smorzamento.

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Re: chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da Red Max » 31/12/2010, 0:06

La verità assoluta è solo una...
modestamente :face_green:
non si sta parlando di una corda ideale che vibra nello spazio (come nei libri di fisica) con l'aggiunta di un pickup vicino
la corda è tesa alle estremità di un pezzo di legno che ne bilancia la tensione
è perciò inevitabile che le caratteristiche di questo materiale influenzino il suo modo di vibrare in pratica alcune frequenze possono venire attenuate, altre possono risultare amplificate.
Il pickup non fa altro che trasformare il movimento della corda in un segnale elettrico ma è il legno che la fa vibrare :numb1:

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Re: chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da Hades » 07/01/2011, 13:26

robi ha scritto:
Red Max ha scritto:Il pickup non fa altro che trasformare il movimento della corda in un segnale elettrico ma è il legno che la fa vibrare :numb1:
Concordo, il legno costituisce inevitabilmente un "filtro" sul modo di vibrare delle corde alle diverse frequenze, attenuandone alcune (e questo va ad influenzare anche l'attacco della chitarra), ed enfatizzandone altre. Il pickup converte queste vibrazioni in segnale elettrico attenuando giocoforza tale vibrazione (per questo la timbrica della chitarra varia anche al variare dell'altezza dei vari pickup).
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Re: chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da Hades » 07/01/2011, 13:34

Ho pulito il topic dalle schifezze che non c'entravano nulla.

Potete trovare i messaggi per intero QUI.
Ogni messaggio relativo a quel topic che verra' scritto qui non verra' spostato, ma direttamente CANCELLATO.
Nell'altro topic potete replicare e esprimervi liberamente, come al solito.

Cerchiamo di tenere il nostro "mondo" piu' pulito! :ciao:
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Re: chitarre elettriche, ma il legno che cambia?

Messaggio da doctorzero » 27/09/2011, 21:52

Do anch'io il mio contributo: le chitarre elettriche sono completamente diverse da quelle acustiche, infatti il materiale del corpo agisce per sottrazione, perchè la corda appoggia in due punti (il ponte e il capotasto) trasferendogli le vibrazioni; un materiale compatto ne restituirà di più, mentre un materiale poroso ne restituirà meno. Quindi un corpo in plexiglass o in marmo renderà tutte le frequenze e sottofrequenze, mentre uno per esempio in mogano filtrerà le alte e renderà molto basse e medie. Sentire come suona una chitarra elettrica da spenta non ha senso, perchè il pickup (o i pickups) non capta questo suono ma solo la variazione del campo elettromagnetico data dalla vibrazione della corda: se una chitarra suona bene da spenta non è garanzia che lo faccia anche da accesa.

Il materiale del corpo contribuisce a "colorare" il suono, che poi viene però trasmesso dai pickups, che sono il vero tramite tra le corde e l'ampli. Poi influiscono pure il diapason (la distanza ponte-capotasto) il manico e il tipo di giunzione manico-corpo (questi più sul sustain e sull'attacco delle note).

Piccola nota sui pickup attivi: tendono (almeno nella mia esperienza) ad appiattire le varie sfumature di materiale, uniformando il suono tra i vari modelli... a me suonano uguale anche se li attacco ad una scopa :face_green:

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