Un grado è accettabile, sempre che sia semplicemente un offset e non sia una tolleranza.
Non tanto per i 60° dove hai un pelo più tolleranza, ma per le temperature intorno e subito sotto quella ambiente.
Alcune curve di Arrhenius sono piuttosto sensibili, ed è meglio avere un buon controllo delle temperature.
Il problema principale della maltificazione l'ho chiarito prima, è l'esperienza.
Non ci sono valori da controllare a pic, ma si fa molto a occhio, ed è quella l'esperienza.
Il dispendio energetico non è tanto dovuto alle perdite di calore verso l'esterno
(non stiamo trattando acqua che va tenuta calda), ma al fatto che giocoforza parte del calore
(aria calda che può essere un fon) deve essere ceduto portando con sè l'umidità residua.
L'ultima botta la darei invece proprio in forno, sia perchè è già isolato, sia perchè ci consente di avere
malti a differente tostatura che potremo poi usare per tagliarli ed ottenere diverse birre.
Uno standard abbastanza accettato è avere un livello di tostatura generale piuttosto blando
da tagliare poi con malti molto tostati per avere gusti e colori più intensi.
Birrificazione e PIC... Esperimento in corso!
Re: Birrificazione e PIC... Esperimento in corso!
Bhe nel mio progetto l'operazionale non starebbe vicino al calore, per cui non c'e' problema.luix ha scritto:No la precisione al grado centigrado va più che bene, l'unica cosa è che con l'LM poi devi mettere quell'opamp per strumentazione (ad esempio qualcuno della serie INA della texas) che non può stare vicino al calore!
Alla fine esposto al calore andrebbe soltanto l'LM35, con 3 cavi un po' lunghetti ce la si fa.
Su questo sono d'accordo, e forse e' il grosso vantaggio di questa soluzione!luix ha scritto:Mentre con quello digitale è tutto più rapido!
Infatti di solito i malti di base, ad esempio pils e pale che sono i piu' utilizzati, sono molto chiari grazie ad una leggerissima tostatura.robi ha scritto:Uno standard abbastanza accettato è avere un livello di tostatura generale piuttosto blando
da tagliare poi con malti molto tostati per avere gusti e colori più intensi.
Di malti piu' tostati ne bastano pochi per dare aroma e colore, piu' sono tostati e meno ne serve allo scopo.
PS: di solito si mettono anche fiocchi di frumento per migliorare la schiuma... La prossima volta provo sia la genzianella in dry-hop che i fiocchi!
Live another day, climb a little higher, find another reason to stay...
Re: Birrificazione e PIC... Esperimento in corso!
Intendevi cosi, Davide???davidefender ha scritto:no, non è necessario.. cioè, intendi la Board vero? Ovviamente ti serve ILTUO Arduino, ma poi l'IC da programmare lo puoi anche mettere su breadboard (guarda le ultime immagini dell'articolo che ti ho postatoluix ha scritto:Beh comunque ti serve un altro arduino(lo so che costa una inezia)...
)

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Re: Birrificazione e PIC... Esperimento in corso!
visto che siete esperti del mondo della birra, mi consigliate un buon sito 'in italiano' da consultare, per capire come si produce come si gusta, le varie tipologie ecc......
Jack!

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Re: Birrificazione e PIC... Esperimento in corso!
Ti consiglio di andare a visitare direttamente qualche birreria-birrificio delle tue zone.
Spesso sono molto disponibili fuori orario lavorativo per spiagre come producono la birra.
Tip of the day:
organizza una cena da loro con la tua compagnia (magari di domenica sera), e chiedi se nel pomeriggio ti fanno vedere come producono la birra (il 90% delle birrerie lo fa nel pomeriggio, quando non sono presi dal lavoro del locale).
Spesso sono molto disponibili fuori orario lavorativo per spiagre come producono la birra.
Tip of the day:
organizza una cena da loro con la tua compagnia (magari di domenica sera), e chiedi se nel pomeriggio ti fanno vedere come producono la birra (il 90% delle birrerie lo fa nel pomeriggio, quando non sono presi dal lavoro del locale).