Re:Progetto provavalvole digitale
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Altra domanda da semi-profano di test: Rispetto ai valori massimi di corrente/voltaggio sopportati dal tubo come ci comportiamo? Li raggiungiamo fino al limite o teniamo un margine di sicurezza per evitare di causare rotture meccaniche? Sto lavorando si metodi di calcolo dei parametri da passare all'Arduino per i test...
Es:
VaMax=500V
VaMaxTest= 500V - 15/20%
Puo' andare bene? Quale altro criterio e' meglio adottare?
Es:
VaMax=500V
VaMaxTest= 500V - 15/20%
Puo' andare bene? Quale altro criterio e' meglio adottare?
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Re: Re:Progetto provavalvole digitale
20% è troppo, tieni conto che per le 6L6GC il massimale sono 500V, e sulla SLO li raggiungiamo. un 20% in meno sarebbero 400V, che è sotto qualsiasi valore usato negli ampli.
Io direi di raggiungere massimali concreti in base all'uso tipico:
350V per le EL84 (in realtà lavorano spesso a 400V anodica e 12V cathode bias)
400V per le 12AX7
500V per le 6L6GC
500V per le EL34 e KT66 e KT77
600V solo per KT88 e 6550
Io direi di raggiungere massimali concreti in base all'uso tipico:
350V per le EL84 (in realtà lavorano spesso a 400V anodica e 12V cathode bias)
400V per le 12AX7
500V per le 6L6GC
500V per le EL34 e KT66 e KT77
600V solo per KT88 e 6550
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Ben ritrovati ragazzi
mi permetto di rintromettermi in una discussione estremamente interessante!
per la sezione di anodica il controllo in PWM non credo vada bene, di solito permette escursioni di tensione limitate, credo si debba usare una vera e propria variazione di frequenza.
In pratica si deve fare l'inverso di un alimentatore switching che da tensioni variabili da 90V a 250V tira fuori, ad esempio, sempre 5V.... noi dai 230V rettificati dobbiamo variare la frequenza per avere da 10V a 600V...
In biblioteca c'era un testo sugli alimentatori switching, mi fiondo a prenderlo!
Per quanto riguarda i limiti delle valvole, io metterei dei fusibili e le porterei al limite, da questo si capisce anche la bontà di una valvola...

mi permetto di rintromettermi in una discussione estremamente interessante!
per la sezione di anodica il controllo in PWM non credo vada bene, di solito permette escursioni di tensione limitate, credo si debba usare una vera e propria variazione di frequenza.
In pratica si deve fare l'inverso di un alimentatore switching che da tensioni variabili da 90V a 250V tira fuori, ad esempio, sempre 5V.... noi dai 230V rettificati dobbiamo variare la frequenza per avere da 10V a 600V...
In biblioteca c'era un testo sugli alimentatori switching, mi fiondo a prenderlo!
Per quanto riguarda i limiti delle valvole, io metterei dei fusibili e le porterei al limite, da questo si capisce anche la bontà di una valvola...
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Bentornato Luix!
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Oppure si può limitare via software la dissipazione massima della valvola, se la EL34 dissipa 30W a 400V saranno 75mA, col microcontrollore se si supera il limite si prende la misura e si spegne subito....
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Luix bentornato!
Spiegami meglio il discorso della PWM inutilizzabile per l'anodica (e quindi una eventuale griglia schermo).
Per i fusibili, mi sembra un po' infattibile senza intervento umano, valvole diverse hanno diversi assorbimenti e quindi dovrei cambiare il fusibile ogni valvola che testo... Un po' infattibile!
Piuttosto controllo da parte del microcontrollore, se rileva anomalie oltre una certa percentuale interrompe il test...
Spiegami meglio il discorso della PWM inutilizzabile per l'anodica (e quindi una eventuale griglia schermo).

Per i fusibili, mi sembra un po' infattibile senza intervento umano, valvole diverse hanno diversi assorbimenti e quindi dovrei cambiare il fusibile ogni valvola che testo... Un po' infattibile!
Piuttosto controllo da parte del microcontrollore, se rileva anomalie oltre una certa percentuale interrompe il test...
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Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Beh, fare in modo che la corrente massima sia quella (teoricamente) sopportabile dalla valvola o fare in modo che il controller blocchi tutto in caso la corrente massima ecceda quella sopportabile (dalla valvola) mi sembrano la stessa cosa, o meglio, si ottiene la stessa cosa
Voglio dire, se so che la valvola sopporta 50mA e faccio in modo che l'alimentatore eroghi max 50mA o se lascio libero l'alimentatore di erogare tutta la corrente che può ed in caso vengano erogati più di 50mA blocco tutto tramite un circuito che sorveglia l'alimentatore e la corrente che fluisce, non sono forse due modi diversi di "vedere" la stessa cosa ?
L'unica differenza non sta, forse, solo nel fatto che il primo controllo è all'interno del circuito dell'alimentatore, mentre il secondo è effettuato esternamente allo stesso ?
mi sbaglio ?
Kagliostro
Voglio dire, se so che la valvola sopporta 50mA e faccio in modo che l'alimentatore eroghi max 50mA o se lascio libero l'alimentatore di erogare tutta la corrente che può ed in caso vengano erogati più di 50mA blocco tutto tramite un circuito che sorveglia l'alimentatore e la corrente che fluisce, non sono forse due modi diversi di "vedere" la stessa cosa ?
L'unica differenza non sta, forse, solo nel fatto che il primo controllo è all'interno del circuito dell'alimentatore, mentre il secondo è effettuato esternamente allo stesso ?
mi sbaglio ?
Kagliostro
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Il problema è che quando tu vai a bassa tensione devi raggiungere correnti superiori a quelle massimali che hai ad alte tensioni. Il controllo è meglio farlo da software come limite di prodotto fra tensione e corrente (quindi potenza), con un secondo vincolo di corrente massima e di tensione massima.kagliostro ha scritto:se so che la valvola sopporta 50mA e faccio in modo che l'alimentatore eroghi max 50mA o se lascio libero l'alimentatore di erogare tutta la corrente che può
In pratica hai uno spazio di lavoro delimitato dai due assi passante per l'origine,
una retta orizzontale di massima corrente, una verticale di massima tensione,
e l'iperbole V x I = Wmax
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Spero di fare cosa utile proponendo alla vs attenzione questi alimentatori variabili HT che usano transistor e mosfet, al posto del potenziometro possiamo usarne uno digitale e gestirlo via uP.
Tra l'altro è un sito interessante.
http://hvid.it/costruiamo-uno-stabilizzatore-ht.html
Per le tensioni da settare per ogni valvola proporrei di gestire il tutto da PC.
Selezionare il tipo di valvola e in automatico fare riferimento ad una tabella con Va max, Vfil e Vg1/2 e dare in pasto al uP i dati quindi il colloquio via usb dovrà essere bidirezionale.
ciao
Antonio
Tra l'altro è un sito interessante.

http://hvid.it/costruiamo-uno-stabilizzatore-ht.html
Per le tensioni da settare per ogni valvola proporrei di gestire il tutto da PC.
Selezionare il tipo di valvola e in automatico fare riferimento ad una tabella con Va max, Vfil e Vg1/2 e dare in pasto al uP i dati quindi il colloquio via usb dovrà essere bidirezionale.
ciao
Antonio
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Ciao ADuri,
purtroppo regolatori lineari non ne possiamo usare per via della grande dissipazione termica che avrebbero, se alimentiamo il circuito a 600V e forniamo alla valvola 10V avresti una tensione ai capi del transistor di 590V che con 100mA fanno 59W da dissipare, servirebbe un dissipatore grande come quelli dei vecchi ampli in classe AB...
mi viene in mente un'altra soluzione, raddoppiamo la 220V di rete, ottenendo 420V che rettificati sono 630V dc, poi con un convertitore buck li abbassiamo alla tensione richiesta...
ovviamente visto che il convertitore buck non è isolato dalla rete si userà un trasformatore di isolamento 1:1...
sto studiando..........
purtroppo regolatori lineari non ne possiamo usare per via della grande dissipazione termica che avrebbero, se alimentiamo il circuito a 600V e forniamo alla valvola 10V avresti una tensione ai capi del transistor di 590V che con 100mA fanno 59W da dissipare, servirebbe un dissipatore grande come quelli dei vecchi ampli in classe AB...
mi viene in mente un'altra soluzione, raddoppiamo la 220V di rete, ottenendo 420V che rettificati sono 630V dc, poi con un convertitore buck li abbassiamo alla tensione richiesta...
ovviamente visto che il convertitore buck non è isolato dalla rete si userà un trasformatore di isolamento 1:1...
sto studiando..........
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
La tabella delle valvole e' gia' pronta, come la finestra di inserimento/manutenzione dei parametri.ADuri ha scritto:Per le tensioni da settare per ogni valvola proporrei di gestire il tutto da PC.
Selezionare il tipo di valvola e in automatico fare riferimento ad una tabella con Va max, Vfil e Vg1/2 e dare in pasto al uP i dati quindi il colloquio via usb dovrà essere bidirezionale.
ciao
Antonio
L'Arduino monta un chip ft232rl che e' lo standard per i convertitori USB->RS232 e ha un baud rate massimo di 115.2k che mi pare sufficiente, oltre che bidirezionale.
Rimane solo da capire se per la rampa di tensione con l'arduino dovro' regolare un potenziometro digitale o anche regolare una PWM, per il resto sto macinando codice!
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Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Per la "tabella" delle valvole cosa hai intenzione di usare? un qualche data base?
Per l'interfaccia grafica cosa si potrebbe usare? Java? Visualbasic?
Vorrei sapere il più possibile di questo progetto, sono carente in programmazione e vorrei colmare queste carenze!
Per l'interfaccia grafica cosa si potrebbe usare? Java? Visualbasic?
Vorrei sapere il più possibile di questo progetto, sono carente in programmazione e vorrei colmare queste carenze!
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Il trasformatore e' fondamentale infatti molti chip di controllo (alcuni anche a frequenza variabile) hanno un pin di enable con cui si puo' spegnere il tutto rapidamente evitando danni.
Direi di dividere la discussione, estrapolare le idee per l'alimentatore. Credo che per mantenere buone prestazioni circa il ritardo e la capacita' di regolazione bisogna usare un micro dedicato.
Direi di dividere la discussione, estrapolare le idee per l'alimentatore. Credo che per mantenere buone prestazioni circa il ritardo e la capacita' di regolazione bisogna usare un micro dedicato.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Per l'interfaccia su PC sto usando:luix ha scritto:Per la "tabella" delle valvole cosa hai intenzione di usare? un qualche data base?
Per l'interfaccia grafica cosa si potrebbe usare? Java? Visualbasic?
Vorrei sapere il più possibile di questo progetto, sono carente in programmazione e vorrei colmare queste carenze!
- Java come linguaggio (rende il programma virtualmente accessibile a tutte le maggiori piattaforme);
- RxTxComm come libreria di comunicazione con l'Arduino (funziona su Windows, OSX, linux);
- Apache Derby Embedded come database. Potevo utilizzare SQLite ma e' troppo poco tipizzato.
Come ambiente di programmazione uso Eclipse, anche perche' mi permette di tenere aperto sia il progetto C++ AVR per l'arduino che il progetto Java dell'interfaccia PC. Appena ho un po' di codice come base, magari lo pubblico su code.google.com: sara' visionabile da chiunque (open source) e chi ha accesso puo' modificarlo liberamente, basta fare il commit!
PS: discussione sull'alimentatore meglio tenerla separata, la continuiamo QUA
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Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Un paio di progetti dove magari poter prendere qualche ulteriore idea
http://postagalene.free.fr/fichiers/Lam ... DJ2003.pdf
http://www.jogis-roehrenbude.de/Roehren ... rtatif.pdf
Kagliostro
http://postagalene.free.fr/fichiers/Lam ... DJ2003.pdf
http://www.jogis-roehrenbude.de/Roehren ... rtatif.pdf
Kagliostro