Provavalvole: l'alimentatore
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Ciao Antonio
forse ho capito male, ma mi pare che Hades facesse riferimento alla dissipazione che dovrebbe sopportare il pot elettronico, non il circuito completo dell'alimentatore cui mi pare di intuire ti riferisci
per favore correggetemi se sbaglio
Kagliostro
forse ho capito male, ma mi pare che Hades facesse riferimento alla dissipazione che dovrebbe sopportare il pot elettronico, non il circuito completo dell'alimentatore cui mi pare di intuire ti riferisci
per favore correggetemi se sbaglio
Kagliostro
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Volentieri Robi,
spero che, per allora, fineremo il progetto anche se vedo che lo avete cominciato nel 2010 ma, voglio essere ottimista, se ci si mette d'impegno forse prima della fine dell'anno si potrà arrivare a qualcosa di concreto.
Vedo che qui ci sono diverse ottime competenze si tratta solo di ottimizzarle.
X Kagliostro
Sì mi riferivo all'alimentatore, il potenziometro è solo di controllo e non circola corrente significativa.
Antonio
spero che, per allora, fineremo il progetto anche se vedo che lo avete cominciato nel 2010 ma, voglio essere ottimista, se ci si mette d'impegno forse prima della fine dell'anno si potrà arrivare a qualcosa di concreto.
Vedo che qui ci sono diverse ottime competenze si tratta solo di ottimizzarle.
X Kagliostro
Sì mi riferivo all'alimentatore, il potenziometro è solo di controllo e non circola corrente significativa.
Antonio
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Molto bene Antonio!
Sì, è stato iniziato nel 2010 ma poi è stato abbandonato per molto tempo!
Sì, è stato iniziato nel 2010 ma poi è stato abbandonato per molto tempo!
Re: Provavalvole: l'alimentatore
L'ultimo schema postato mi sfagiola, dimensioni contenute e non troppo complicato... Inoltre il potenziometro digitale e' semplice da controllare con l'arduino.
Per arrivare ai famosi 600V basta sostituire il MOSFET o ci sono altri componenti da modificare?
Magari intanto metto un pot normale e provo gli sweep di tensione, dopodiche' magari mi faccio un test "analogico" utilizzando uno pseudo circuito provavalvole e un tester su un triodo che non necessita di altissime tensioni e soprattutto non necessita dell'alimentazione separata per la griglia schermo.
La accendiamo???
Per arrivare ai famosi 600V basta sostituire il MOSFET o ci sono altri componenti da modificare?
Magari intanto metto un pot normale e provo gli sweep di tensione, dopodiche' magari mi faccio un test "analogico" utilizzando uno pseudo circuito provavalvole e un tester su un triodo che non necessita di altissime tensioni e soprattutto non necessita dell'alimentazione separata per la griglia schermo.
La accendiamo???

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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Ho fatto qualche simulazione in passato sui circuiti step up tipo boost e a quelle tensioni non ci si arriva partendo da una bassa tensione.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Ok...
Tornando all'idea di Kagliostro di utilizzare 2 alimentatori, 0-100 e 100-600 (o magari 0-300 e 300-600 per ripartire meglio lo sweep) e' piu' realistica come proposta?
Tornando all'idea di Kagliostro di utilizzare 2 alimentatori, 0-100 e 100-600 (o magari 0-300 e 300-600 per ripartire meglio lo sweep) e' piu' realistica come proposta?
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Se si trattasse di "lineari" probabilmente riuscirei a trovare qualcosa, ma trattandosi di switching mi rimetto ai più esperti
Certo come dice Hades da 0 a 300 e da 300 a 600 piuttosto che da 0 a 100 e da 100 a 600 la cosa sembra essere meglio bilanciata e selezionare quale circuito è da attivare presumo non debba essere un grosso problema con arduino
Hades
GRAZIE per l'impegno che ci stai mettendo
Kagliostro
Certo come dice Hades da 0 a 300 e da 300 a 600 piuttosto che da 0 a 100 e da 100 a 600 la cosa sembra essere meglio bilanciata e selezionare quale circuito è da attivare presumo non debba essere un grosso problema con arduino
Hades

GRAZIE per l'impegno che ci stai mettendo

Kagliostro
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Comunque gli alimentatori lineari non li trascureri a priori perchè la durata della misura è irrisoria e quindi il dimensionamento in potenza dei trasformatori rimane molto contenuto.
I potenziometri digitali a questi punti gestirebbero l'escursione in tempi molto rapidi.
Antonio
I potenziometri digitali a questi punti gestirebbero l'escursione in tempi molto rapidi.
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
E trovare un alimentatore switching con tensione fissa adatto e poi variarla con un lineare ?
Kagliostro
Kagliostro
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Io il lineare lo utilizzerei per la tensione di griglia, ha sicuramente meno ripple dello switching e quindi per valvole di segnale (con gm alto) si otterrebbe una misura più precisa, inoltre la corrente di griglia è trascurabile e dunque anche la dissipazione termica...
Per quanto riguarda l'alimentatore SMPS per anodica e griglia, mi sono sbagliato, in realtà la frequenza va scelta in base alla tensione massima e al nucleo che si dispone, poi si può variare pilotando in pwm...
Io propongo i due range di tensioni, 0-100 e 100-600 ricavate a partire dai 300V dc e 600Vdc dello schema di robi, come corrente direi che 500mA massimi vanno benissimo cosi si riesce a collaudare realisticamente anche le finali di uso più comune... poi che non riesco a collaudare per bene una 6C33 amen!
In particolare stavo facendo i calcoli per un convertitore buck per la parte bassa delle tensioni, quello che da 310V della 220 rettificata tira fuori tensioni da 10V a 100V, purtroppo mi vengono dei valori contrastanti per l'induttanza, spero di aver sbagliato qualche calcolo (poi ve li posto) in pratica viene che l'induttanza deve essere maggiore di 50mH (per frequenze di 20kHz) ma poi viene fuori da altre formule che deve essere minore di 22mH il che è dissonante....
Penso che provo ad assemblare il circuito, ho a disposizione degli integrati MC34063 che permettono di fare convertitori buck/boost e vedo che succede....
Al massimo ripieghiamo sul flyback...
Al posto di usare direttamente le periferiche PWM del pic (o atmel) penso sia meglio usare un potenziometro digitale, il comando in pwm lo si lascia all'integrato apposito....
In pratica questi integrati regolano la pwm in modo che ai due pin di un'opamp si trovi la stessa tensione, uno dei due pin è collegato ad una tensione di riferimento interna (di solito uno o due volt) e l'altro viene pilotato con un partitore resistivo dall'uscita, questo partitore fornisce una tensione che è sempre nell'intorno dei quella del riferimento quindi il potenziometro digitale andrebbe a lavorare con tensioni dell'ordine di qualche volt...
Sempre scalando la tensione di uscita la si fa leggere al uC e oltre a prenderla come dato la si usa per regolare il potenziometro digitale...
Il problema mi sorge per la griglia schermo dei pentodi, alcuni tipo le 6550 hanno la G2 che arriva a 400V e l'anodica che arriva a 600V quindi o ripetiamo l'alimentatore dell'anodica oppure alimentiamo tutto con la stessa anodica ma la limitiamo....
Per quanto riguarda l'alimentatore SMPS per anodica e griglia, mi sono sbagliato, in realtà la frequenza va scelta in base alla tensione massima e al nucleo che si dispone, poi si può variare pilotando in pwm...
Io propongo i due range di tensioni, 0-100 e 100-600 ricavate a partire dai 300V dc e 600Vdc dello schema di robi, come corrente direi che 500mA massimi vanno benissimo cosi si riesce a collaudare realisticamente anche le finali di uso più comune... poi che non riesco a collaudare per bene una 6C33 amen!
In particolare stavo facendo i calcoli per un convertitore buck per la parte bassa delle tensioni, quello che da 310V della 220 rettificata tira fuori tensioni da 10V a 100V, purtroppo mi vengono dei valori contrastanti per l'induttanza, spero di aver sbagliato qualche calcolo (poi ve li posto) in pratica viene che l'induttanza deve essere maggiore di 50mH (per frequenze di 20kHz) ma poi viene fuori da altre formule che deve essere minore di 22mH il che è dissonante....
Penso che provo ad assemblare il circuito, ho a disposizione degli integrati MC34063 che permettono di fare convertitori buck/boost e vedo che succede....
Al massimo ripieghiamo sul flyback...
Al posto di usare direttamente le periferiche PWM del pic (o atmel) penso sia meglio usare un potenziometro digitale, il comando in pwm lo si lascia all'integrato apposito....
In pratica questi integrati regolano la pwm in modo che ai due pin di un'opamp si trovi la stessa tensione, uno dei due pin è collegato ad una tensione di riferimento interna (di solito uno o due volt) e l'altro viene pilotato con un partitore resistivo dall'uscita, questo partitore fornisce una tensione che è sempre nell'intorno dei quella del riferimento quindi il potenziometro digitale andrebbe a lavorare con tensioni dell'ordine di qualche volt...
Sempre scalando la tensione di uscita la si fa leggere al uC e oltre a prenderla come dato la si usa per regolare il potenziometro digitale...
Il problema mi sorge per la griglia schermo dei pentodi, alcuni tipo le 6550 hanno la G2 che arriva a 400V e l'anodica che arriva a 600V quindi o ripetiamo l'alimentatore dell'anodica oppure alimentiamo tutto con la stessa anodica ma la limitiamo....
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Per parte mia ripeterei l'alimentatore anche per G2
Kagliostro
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Bene Luix, se riesci a fare qualche test tu sull'alimentatore mi concentro sulla programmazione.
Quoto kagliostro per la griglia schermo, meglio replicare l'alimentatore.
Quoto kagliostro per la griglia schermo, meglio replicare l'alimentatore.
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Beh, La griglia sarà comunque entro i 200V dall'anodica, possiamo derivarla da quella e vederla via software come differenza dall'anodica, che dite?
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
La tensione per G2 si potrebbe anche ricavare da quella per la placca
ma perchè limitarsi ad una differenza di 200v quando ci sono molti tubi (ex TV) tipo le EL500 fino alle EL519 ed altri tipo le EL153 (alias LS50 o GU50) che sono ottimi per uso audio ma necessitano di una forte differenza tra tensione di Placca e di G2?
certo sono valvole più spesso usate dagli appassionati dell'HiFi, ma non dimentichiamoci della vecchia tradizione italiana, vedi i vari Davoli Krundaal che facevano largo uso di valvole di quel tipo
tra l'altro prevedere un circuito che riduca la tensione di placca o che prenda a monte la tensione che poi va al regolatore della tensione di placca mi pare non cambi molto
la scelta sul da farsi la lascio, comunque, ai più esperti
Kagliostro
ma perchè limitarsi ad una differenza di 200v quando ci sono molti tubi (ex TV) tipo le EL500 fino alle EL519 ed altri tipo le EL153 (alias LS50 o GU50) che sono ottimi per uso audio ma necessitano di una forte differenza tra tensione di Placca e di G2?
certo sono valvole più spesso usate dagli appassionati dell'HiFi, ma non dimentichiamoci della vecchia tradizione italiana, vedi i vari Davoli Krundaal che facevano largo uso di valvole di quel tipo
tra l'altro prevedere un circuito che riduca la tensione di placca o che prenda a monte la tensione che poi va al regolatore della tensione di placca mi pare non cambi molto
la scelta sul da farsi la lascio, comunque, ai più esperti
Kagliostro
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Sono d'accordo con Luix riguardo la scelta delle 2 tipologie di alimentatori.
Per ciò che riguarda la G2 mi sembra che sia una buona soluzione prelevare a monte la tensione ed usare 2 circuiti switching differenziati per anodica e G2.
Occorre però fare delle prove in campo.
X Hades
Ho preso Arduino ed è molto interessante, il fatto di usare wiring che è un C simile al C# ti permentte di usare un sacco di librerie e codice già esistente.
Ha preso molto piede questo progetto italiano open source (almeno da questo punto di vista non siamo indietro).
Io ho sempre usato i pic ora voglio provare a lanciarmi sullo studio di questo mondo ma non credo per ora di essere di aiuto.
Se si volesse provare in parallelo il mio progetto collegato al pc via scheda audio, opportunamente isolata (vedi NE con il sw del professore di Tor Vergata), ed un sw dei tanti che ci sono in rete che simula un oscilloscopio in modalità XY penso che avremmo già un misuratore bello che pronto che magari potremo confrontare a quello che sta nascendo qui.
ciao
Antonio
Per ciò che riguarda la G2 mi sembra che sia una buona soluzione prelevare a monte la tensione ed usare 2 circuiti switching differenziati per anodica e G2.
Occorre però fare delle prove in campo.
X Hades
Ho preso Arduino ed è molto interessante, il fatto di usare wiring che è un C simile al C# ti permentte di usare un sacco di librerie e codice già esistente.
Ha preso molto piede questo progetto italiano open source (almeno da questo punto di vista non siamo indietro).
Io ho sempre usato i pic ora voglio provare a lanciarmi sullo studio di questo mondo ma non credo per ora di essere di aiuto.
Se si volesse provare in parallelo il mio progetto collegato al pc via scheda audio, opportunamente isolata (vedi NE con il sw del professore di Tor Vergata), ed un sw dei tanti che ci sono in rete che simula un oscilloscopio in modalità XY penso che avremmo già un misuratore bello che pronto che magari potremo confrontare a quello che sta nascendo qui.
ciao
Antonio