Provavalvole: l'alimentatore
Provavalvole: l'alimentatore
Apro questa discussione per discutere riguardo l'alimentatore.
Mi pare di capire che le caratteristiche che deve avere sono:
generare tre tensione regolabili e limitate in corrente, anodica, griglia schermo e griglia di controllo.
Le prime due devono poter essere regolate da 100V (forse qualcosa di meno ma piu' ci si avvicina allo zero e piu' le cose si complicano) a 600V e limitate in corrente. La terza da 0 a -70V e la limitazione in corrente la si puo' fare con una resistenza, la griglia di controllo non assorbe generalmente corrente e in caso di guasto una resistenza puo' bastare. L'eventuale corrente che scorre la si puo' calcolare come differenza delle altre porte.
Per quanto riguarda il sensing della corrente ho trovato questo documento:
http://www.maxim-ic.com/app-notes/index.mvp/id/3331
dove spiega come misurare la corrente come differenza di potenziale di una reisistenza pero' non riferita a massa (fenomenale direi), riusciamo a campionare direttamente il valore dal micro.
Dobbiamo decidere la tensione minima ricordando che le valvole che usiamo di solito non sono alimentate a bassa tensione.
Mi pare di capire che le caratteristiche che deve avere sono:
generare tre tensione regolabili e limitate in corrente, anodica, griglia schermo e griglia di controllo.
Le prime due devono poter essere regolate da 100V (forse qualcosa di meno ma piu' ci si avvicina allo zero e piu' le cose si complicano) a 600V e limitate in corrente. La terza da 0 a -70V e la limitazione in corrente la si puo' fare con una resistenza, la griglia di controllo non assorbe generalmente corrente e in caso di guasto una resistenza puo' bastare. L'eventuale corrente che scorre la si puo' calcolare come differenza delle altre porte.
Per quanto riguarda il sensing della corrente ho trovato questo documento:
http://www.maxim-ic.com/app-notes/index.mvp/id/3331
dove spiega come misurare la corrente come differenza di potenziale di una reisistenza pero' non riferita a massa (fenomenale direi), riusciamo a campionare direttamente il valore dal micro.
Dobbiamo decidere la tensione minima ricordando che le valvole che usiamo di solito non sono alimentate a bassa tensione.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
La corrente massima? 100mA bastano?
Con 100mA massimi e 1Ohm di Rsense, R2 da 5k abbiamo giusto 0-5V in uscita campionabili direttamente dal micro.
Con 100mA massimi e 1Ohm di Rsense, R2 da 5k abbiamo giusto 0-5V in uscita campionabili direttamente dal micro.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Grossomodo si, con un piccolo appunto per quanto riguarda l'anodica e la griglia schermo: piu' basso e' il voltaggio di partenza, meglio e'. L'ideale sarebbe proprio partire da 0, ma se partiamo anche da 5-10V non fa nulla. 100V come base di partenza sono troppi direi.
La tensione in griglia di controllo non credo sia un problema, basta un normale alimentatore switching 0-100V e un invertitore.
Come corrente, secondo me a 350-400mA ci arriviamo tranquillamente, dato che a tensioni piu' basse abbiamo correnti piu' alte...
Per la rilevazione della corrente da parte del uC, pensavamo anche a questa soluzione con LM324 o con MC33174.
C'e' soltanto da valutare quale sia la migliore in termini di precisione e tolleranze.
La tensione in griglia di controllo non credo sia un problema, basta un normale alimentatore switching 0-100V e un invertitore.
Come corrente, secondo me a 350-400mA ci arriviamo tranquillamente, dato che a tensioni piu' basse abbiamo correnti piu' alte...
Per la rilevazione della corrente da parte del uC, pensavamo anche a questa soluzione con LM324 o con MC33174.
C'e' soltanto da valutare quale sia la migliore in termini di precisione e tolleranze.
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Non è la stessa cosa, quelle sono midure in tensione riferite a massa, solo per il catodo si ha una misura anche della corrente.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Per quanto riguarda i limiti di tensioni e correnti bisogna rifarsi alla realtà, un alimentatore così non è alla nostra portata.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Sono d'accordo con Hades limitarsi a VGmin a 100V è limitativo ed escludi dall'analisi molte valvole di segnale che lavorano con basse anodiche.
Effettivamente lo switching è la soluzione minore anche se, vorrei ricordare, che i tempi di analisi e campionamento dovranno essere bassi per cui le dissipazioni sono relative.
Nota generale:
Se si riuscisse a fare il codice con sw libero sarebbe l'ideale così tutti possono dire la loro e magari fare qualche piccola modifica adattandola alle proprie esigenze.
ciao
Antonio
Effettivamente lo switching è la soluzione minore anche se, vorrei ricordare, che i tempi di analisi e campionamento dovranno essere bassi per cui le dissipazioni sono relative.
Nota generale:
Se si riuscisse a fare il codice con sw libero sarebbe l'ideale così tutti possono dire la loro e magari fare qualche piccola modifica adattandola alle proprie esigenze.
ciao
Antonio
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Nessuna che usiamo noi però e usata sotto i 100v, come alimentazione per lo meno, poi l'anodo sarà più basso.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Il discorso e' che non deve servire solo a noi, si voleva fare qualcosa di davvero completo e che fosse general purpose...
Per cui non e' solo un discorso di anodiche basse, ma anche che i grafici delle rette di carico partono da 0V, e 100V e' troppo alta come Vmin.
Vero, vanno misurate anche le correnti in ingresso sull'uC...
Vicus, non riesco pero' a capire quale sia la tensione massima sopportabile da RS+ e RS-, il circuito specifica 250V ma non trovo riferimenti...
Se 250V fosse il massimo applicabile, basterebbe applicare prima di Rsense un partitore che riduca la tensione di 1/3 e avere Vmax = 600/3 = 200V...No?
Sapendo che quelle misure di corrente sono relative ad una scala 0-200V basta riportarle in una scala 0-600V per costruire il grafico, dico bene?
Per cui non e' solo un discorso di anodiche basse, ma anche che i grafici delle rette di carico partono da 0V, e 100V e' troppo alta come Vmin.
Vero, vanno misurate anche le correnti in ingresso sull'uC...
Vicus, non riesco pero' a capire quale sia la tensione massima sopportabile da RS+ e RS-, il circuito specifica 250V ma non trovo riferimenti...
Se 250V fosse il massimo applicabile, basterebbe applicare prima di Rsense un partitore che riduca la tensione di 1/3 e avere Vmax = 600/3 = 200V...No?
Sapendo che quelle misure di corrente sono relative ad una scala 0-200V basta riportarle in una scala 0-600V per costruire il grafico, dico bene?
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Arduino e' opensource, rxtxcomm LGPL e il codice che sto scrivendo verra' reso pubblico (sotto licenza GPLv2) e messo su code.google.com appena in uno stato usabile.ADuri ha scritto: Nota generale:
Se si riuscisse a fare il codice con sw libero sarebbe l'ideale così tutti possono dire la loro e magari fare qualche piccola modifica adattandola alle proprie esigenze.

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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Non c'è limite superiore basta polarizzare corettamente lo zener. Il limite è inferiore semmai quando lo specchio di corrente smette di funzionare. Per limitare questo problema bisogna riferire quel circuito ad una tensione negativa ma questo aumenta i problemi perché si devono trovare transistor da oltre 700v di Vce max e rendere lineare il tutto. A mio avviso bisogna ridimensionare il progetto.Hades ha scritto:Il discorso e' che non deve servire solo a noi, si voleva fare qualcosa di davvero completo e che fosse general purpose...
Per cui non e' solo un discorso di anodiche basse, ma anche che i grafici delle rette di carico partono da 0V, e 100V e' troppo alta come Vmin.
Vero, vanno misurate anche le correnti in ingresso sull'uC...
Vicus, non riesco pero' a capire quale sia la tensione massima sopportabile da RS+ e RS-, il circuito specifica 250V ma non trovo riferimenti...
Se 250V fosse il massimo applicabile, basterebbe applicare prima di Rsense un partitore che riduca la tensione di 1/3 e avere Vmax = 600/3 = 200V...No?
Sapendo che quelle misure di corrente sono relative ad una scala 0-200V basta riportarle in una scala 0-600V per costruire il grafico, dico bene?
Del fatto poi che i grafici partono da zero non mi interessa, il classico grafico a pettine per noi è inutile.
A me interessa fare misure sulla salute del tubo e al massimo riuscire ad accoppiarli. Mi serve quindi sapere:
Elementi in corto
Transconduttanza (grafico)
Corrente di placca
Correnti disperse
Comunque se rieci a progettare un alimentatore come vuoi tu sono ben disposto a farti i complimenti.
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Per me non e' inutile il grafico a pettine, rimane comunque per me l'ultimo test da considerare. Chiaro che non vorrei dover rivedere tutto il progetto soltanto per implementare il tracciamento delle curve di carico, per cui se magari prima riusciamo a progettare un alimentatore adatto anche a questo scopo evitiamo di rifare le cose 2 o 3 volte.Vicus ha scritto:Del fatto poi che i grafici partono da zero non mi interessa, il classico grafico a pettine per noi è inutile.
A me interessa fare misure sulla salute del tubo e al massimo riuscire ad accoppiarli. Mi serve quindi sapere:
Elementi in corto
Transconduttanza (grafico)
Corrente di placca
Correnti disperse
Comunque se rieci a progettare un alimentatore come vuoi tu sono ben disposto a farti i complimenti.
Per gli elementi in corto e' relativamente semplice e basta una tensione di 5V, dispersione altrettanto (qui diventa piu' complicato lo switching degli elettrodi).
Per la corrente di placca e transconduttanza e' vero che posso applicare una tensione piu' bassa, ma e' anche vero che in un circuito reale non utilizzo una 6L6GC o una KT88 (ad esempio) a 250-300V, e puo' risultare buona a quelle tensioni ma difettosa quando sottoposta a tensioni effettive del circuito di 500-600V. Di provavalvole a "bassa" tensione ce ne sono gia' tanti in giro, cosa serve rifare un prodotto che tuttosommato fa le stesse identiche cose e non aggiunge nulla? Se possiamo migliorarlo facciamolo!
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- Kagliostro
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
E ricorrere a due distinti circuiti (selezionati automaticamente via software) uno, ad esempio, con tensione 0-100v e l'altro da 100v in su ?
ho detto una stupidata ?
Kagliostro
ho detto una stupidata ?
Kagliostro
Re: Provavalvole: l'alimentatore
Non credo tu stia dicendo una stupidata anzi....
Dal grafico a pettine si ricavano la maggior parte di informazioni sul comportamento dinamico di una valvola.
Per grafico a pettine intendi Ia=f(Va) per ogni Vg?
Questo link è per intenderci...credo possa essere interessante.
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 296&p=1779
Si vede come ricavare la trasconduttanza e no mi sembra sia così difficile da implementare una volta ottenute le curve.
ciao
Antonio
Dal grafico a pettine si ricavano la maggior parte di informazioni sul comportamento dinamico di una valvola.
Per grafico a pettine intendi Ia=f(Va) per ogni Vg?
Questo link è per intenderci...credo possa essere interessante.
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 296&p=1779
Si vede come ricavare la trasconduttanza e no mi sembra sia così difficile da implementare una volta ottenute le curve.
ciao
Antonio
Re: Provavalvole: l'alimentatore
No in effetti una volta ricavato i valori del grafico non e' difficile calcolare la transconduttanza, secondo quel link...
Rimane comunque un alimentatore switching da almeno 500-600V da progettare.
Intanto andiamo per gradi: partiamo progettandone uno che fornisca tensione e corrente sufficiente, poi pensiamo a come regolare la tensione/corrente d'uscita!
Rimane comunque un alimentatore switching da almeno 500-600V da progettare.
Intanto andiamo per gradi: partiamo progettandone uno che fornisca tensione e corrente sufficiente, poi pensiamo a come regolare la tensione/corrente d'uscita!
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Re: Provavalvole: l'alimentatore
Il problema non sono i 600V massimi e nemmeno la corrente, il problema è avere 600V di range ed una regolazione efficace. L'alimentatore va progettato tutto, non è un programma che bassa aggiungere una subroutine.