mg66 ha scritto:
In realtà non sono proprio all'asciutto e da buon chimico ho una certa famigliarità con gli elettroni. Ho trovato molto abbordabili sia la legge di Ohm che quella di Kircchoff, anche perché molto "visibili", tensione (o differenza di potenziale), corrente, resistenza, potenza sono grandezze con cui non ho problemi, i veri problemi cominciano quando si comincia a parlare proprio di impedenza anche perché è difficilmente visibile.
A questo punto non può mancare...
Domanda: Dove posso trovare una spiegazione sufficientemente chiara sul'impedenza?
Risposta: Prenditi un libro di testo e comincia dalla prima pagina.
Domanda: Un titolo in particolare?
Risposta: Basta un testo degli istituti tecnici.
Domanda: Tu che hai letto sicuramente più di un libro quale hai trovato più comprensibile? (alla fine si ricade sempre li)
Quello che mi porta fuori è che mentre una resistenza è un oggetto fisico che comporta una modifica fisica nel flusso di corrente mediante perdita di calore (tutte cose tastabili) l'impedenza non riesco a visualizzarla. Testi di elettrotecnica/elettronica riferiti al campo musicale non ne esistono?
Allora, proviamo a scendere nello specifico....
Il regime continuo è un caso particolare del regime sinusoidale, il quale a sua volta è un caso particolare del regime periodico che infine è un caso particolare del regime aperiodico... Lo studio dei circuiti in regime sinusoidale può essere condotto in modi diveris: è possibile impostare lo studio utilizzando le espressioni delle correnti e delle tensioni (cioè i valori istantanei in funzione del tempo) e risolvere i circuiti per mezzo delle leggi di kirchoff delle tensioni e delle correnti e utilizzando i vari metodi di calcolo (teorema di Thevennin, metodo dei potenziali ai nodi, teorema di sostituzione, metodo di sovrapposizione degli effetti, etc....)... In questo modo ci si trova a risolvere un sistema di equazioni differenziali a coefficienti costanti che devono tenere conto del modello matematico di ogni bipolo (ad esempio la relazione tensione corrente di un'induttanza è del tipo v=L di/dt)... Il calcoli diventano piuttosto laboriosi ma comunque non impossibili e, se il circuito è costituito da poche maglie, possono essere risolti abbastanza agevolmente.
Una soluzione alternativa fa uso della trasformata di Steinmetz: ad ogni grandezza sinusoidale (corrente e tensione) viene associato un numero complesso (rappresentato nel piano complesso da un fasore) che al punto di vista dei calcoli sono molto più facili da gestire rispetto ad una funzione del tempo: nei bipoli passivi ideali (resistore, condensatore e induttanza) i fasori che rappresentano tensioni e correnti sono vincolati da relazioni di proporzionalità che nel campo complesso sono dati dall'operatore reale R e da quelli reali jXl e jXc. Ebbene, tutto cià premesso si definisce impedenza di un bipolo passivo in regime sinusoidale l'operatore compleeso
Z =
V/
I
il modulo dell'impedenza quindi è pari al rapporto tra i valori efficaci di tensoine e corrente del bipolo e l'argomento è pari alla fase con cui il fasore della tensione è in anticipo sulla corrente
Questa è una spiegazione abbastanza formale del significato di impedenza, ho peggiorato la situazione?
P.S. per quanto riguarda i libri: dipende molto dalle tue conosccenze di fisica e matematica.... Se i principi fisici dell'elettromagnetismo ti sono ben chiari puoi orientarti su un testo universitario di elettrotecnica base (ce ne sono molti, è difficile consigliartene uno)
Se invece la fisica che sta alla base dell'elettromagnetismo non l'hai mai approfondita credo sia meglio orientarsi su un testo per istituti tecnici, un riferimento un questo caso è l'Olivieri-Ravelli... Buono studio!
P.S.2 anche l'impedenza analogamente ad una resistenza produce efetti "tastabili": un relè che commuta deve la sua azione alla presenza di una induttanza che è una forma particolare di impedenza... Rimanendo in a,mbito musicale l'effetto di un cavo molto lungo che taglia le medio alte è dovuto all'impedenza capacitiva del cavo che fisicamente non si vede, ma si fa sentire in misura sempre maggiore con la lunghezza del cavo
