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valvole finali e autobias

Inviato: 28/12/2007, 11:53
da krusty
Qualcuno di voi sa come funziona un circuito di autobias? Mi riferisco per esempio agli amplificatori Cicognani (ma probabilmente ce ne sono tanti altri) che possono montare diversi tipi di valvole finali (per esempio il brutus può montare EL34 - 6L6GC - 6550 - KT88 e il bias si tara in modo "automatico" in funzione del tipo di valvola finale.
Chiedo a voi lumi sul presente circuito di autobias (non dico per forza quello di Cicognani). e se ne avete mai visto uno o potete indicarmi qualche schema elettrico...
Altra domanda  :idiot: :idiot: :idiot: :idiot:
Inoltre una cosa che mi lascia un po' perplesso è l'intercambiabilità delle valvole finali...più precisamente..quando sono esse intercambiabili ??? (a livello di compatibilità elettrica quindi valori di tensioni ), ok la max potenza dissipata il cambio di timbro dovuto ai diversi tipi di valvola, però per esempio sul progetto di slo clone per cambiare valvole finali bisogna anche modificare alcuni valori di resistenze all'interno dello stadio finale. quindi il cambio non è così "indolore"...
Dipende dal fatto che lo stadio finale nella slo è push-pull mentre per esempio nel brutus è Single Ended?
Ecco mi piaerebbe capire quando una valvola finale può essere sostituita con un'altra senza modifiche circuitali (al max taratura bias), supponendo che non si superi mai la dissipazione massima della valvola! non cambia l'impedenza vista dal trasformatore di uscita cambiando tipo di valvola?
GRazie.
Krusty

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 28/12/2007, 14:37
da luix
Guarda in linea di massima sono tutte intercambiabili con piccole modifiche a patto che si rispettino le specifiche di dissipazione, il problema è che l'impedenza di uscita è scelta in base ad una curva di rendimento (alcuni data sheet la riportano) che ti indica, a parità di anodica, la potenza trasmessa al carico in funzione dell'impedenza.

In questa curva puoi vedere che ad una data anodica c'è un range di valori di Zaa che ti da la massima potenza, per valori maggiori o minori hai meno potenza anche se da calcoli generici in teoria ne dovresti avere di più.
Questo fatto è dovuto all'impedenza interna della valvola, leggiti il radiotron capitolo 13, c'è una marea di informazioni...

Per quanto riguarda l'autobias si fa con un generatore di corrente costante applicato al catodo che poi viene bypassato con un condensatore, questo ovviamente fa scorrere la corrente che tu vuoi nel tubo, di solito si fa con un semplice transistor ma ci sono schemi in giro molto più complessi ed alcuni richiedono una alimentazione negativa....

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 28/12/2007, 15:47
da krusty
luix ha scritto: Guarda in linea di massima sono tutte intercambiabili con piccole modifiche a patto che si rispettino le specifiche di dissipazione, il problema è che l'impedenza di uscita è scelta in base ad una curva di rendimento (alcuni data sheet la riportano) che ti indica, a parità di anodica, la potenza trasmessa al carico in funzione dell'impedenza.

In questa curva puoi vedere che ad una data anodica c'è un range di valori di Zaa che ti da la massima potenza, per valori maggiori o minori hai meno potenza anche se da calcoli generici in teoria ne dovresti avere di più.
Questo fatto è dovuto all'impedenza interna della valvola, leggiti il radiotron capitolo 13, c'è una marea di informazioni...
Quindi se non ho capito male, purchè si rispetti la max dissipazione della valvola, sono tutte intercambiabili anche senza modifiche (a parità di piedinatura), ma il loro punto di lavoro potrà essere estremamente diverso poichè lo stadio di amplificazione è stato progettato per una specifica valvola quindi suoneranno in modo diverso (magari peggio, magari meglio)
...quindi diciamo che è consigliabile fare questo giochetto con valvole "simili" corretto?
luix ha scritto: Per quanto riguarda l'autobias si fa con un generatore di corrente costante applicato al catodo che poi viene bypassato con un condensatore, questo ovviamente fa scorrere la corrente che tu vuoi nel tubo, di solito si fa con un semplice transistor ma ci sono schemi in giro molto più complessi ed alcuni richiedono una alimentazione negativa....
Questa cosa invece mi è del tutto oscura...cioè l'autobias non dovrebbe avere necessità di taratura ed adattarsi a diversi tipi di valvola corretto? e quindi nn ho capito il condensatore di bypass...con il condensatore faccio una specie di "taratura?", ma a questo punto nn è più "auto"..
Hai qualche link a qualche schema in modo da vedere la rete elettrica a cui fai riferimento?
Scusa la mia ignoranza :(
Krusty

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 28/12/2007, 22:56
da luix
Per la prima deduzione è esatto, puoi provare a fare il cambio ma non ti assicura nessuno che funziona, ad esempio una 6550 nell'ampli da 10W che trovi in galleria si rifiuta di funzionare e fischia che è un aereo...

Il circuito che ti da la corrente costante ha necessità di essere bypassato perchè altrimenti la corrente rimane costante e quindi non c'è swing di segnale, il condensatore non serve per la taratura...

Qualche esempio di CCS lo trovi su diyaudio cercando CCS nella sezione tubes....

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 08/04/2011, 13:34
da Vicus
Io invece sto cercando un circuito diverso. In pratica mi ritrovo con un finale che ha la tensionedi griglia fissa e vorreifare in modo che qualsiasi coppia di valvole gli si monti la corrente anodica resti la stessa. Con qualsiasi valvola intendo qualsiasi valvola dello stesso tipo se son 6L6 si monteranno solo 6L6. Ho provato a pensare e a cercare qualcosa ma non sono giunto a niente. L'unica idea che mi è venuta è quella di usare una piccola resistenza in serie all'anodo rilevare la tensione e trasformarla in un onda pwm da inviare ad un fotoaccoppiatore che regolerà la tensione di conseguenza. Il problema è che gli anodi stanno a 450V. Inoltre si deve fare in modo che il tutto sia stabile. Idee?

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 09/04/2011, 22:00
da Leo
Per quanto riguarda gli ampli cathode biased è molto semplice (funziona a grandi linee come sulle ECC83, infatti ogni volta che cambi pre non vai a modificare il bias).
Ad esempio sull'ampli da 10W che ho fatto si potevano montare tranquillamente tutte le valvole tipicamente utilizzate sugli ampli per chitarra su octal, cioè 6V6, KT66, KT88, El34 6L6, 6550 etc, il che ovviamente comporta un minimo di compromessi sulla scelta dell'impedenza e alimentazione come giustamente luix ti faceva notare!

Quello che intendi fare tu credo sia un Active Control Bias sul fixed bias (sinora l'ho visto su pochi ampli) e si può facilmente realizzare con un comparatore di corrente tramite un voltage reference!

Esistono anche kit già pronti ad esempio qui:
http://www.diyhifisupply.com/node/366

Non è tanto difficile da realizzare, sul TUT4 di O'Connor ci sono vari esempi!

Re: valvole finali e autobias

Inviato: 11/04/2011, 13:16
da Vicus
Leggendo in giro mi pare di capire che in realtà un auto bias non si può fare perché se il finale funziona in classe AB allora la csa funzionerebbe sono per bassi volmi mentre sfruttando di più kli finale la corrente sale e la regolazione sballerebbe tutto.
Io ho disegnato un circuito a fotoaccoppiatori che a seconda della corrente regola la tensione alla griglia. Fatte le opportune simulazioni però mi sono reso conto che non è quello che a noi servirebbe, a noi sereve un circuito che alzi o abbassi la tensione di griglia in funzione dell'errore tra corrente voluta e corrente reale.
Ho pensato anche che si potesse fare un circuitino a microcontrollore che regoli la tensione solo se richiesto ovvero se devo cambiare tubi tolgo i vecchi, metto i nuovi, accendo l'ampli e premo il bottone per regolare il bias, il micro toglie lo stand by e regola la tensione della griglia finché non siarriva alla tensione voluta, salva il valore e ad ogni accensione userà quello.