Per usare una raddrizzatrice a vuoto su un amplificatore previsto per usare una rettifica allo stato solido serve avere un avvolgimento a 5V dedicato ad alimentare il filamento della valvola raddrizzatrice o aggiungere un piccolo trasformatore adatto allo scopo
Nota che l'eventuale trasformatore da 5V aggiunto oltre a poter fornire la corrente necessaria ai filamenti della valvola deve poter sopportare (come isolamento) il livello della tensione anodica
In alternativa si potrebbe anche usare l'avvolgimento a 6.3V presente ma sorgono un paio di problemi, d'accordo che le valvole raddrizzatrici con filamento a 6.3V essendo disponibili con riscaldamento indiretto consentono di non "mescolare" la tensione anodica con la tensione a 6.3V (cosa che invece non è possibile con valvole a 5V a riscaldamento diretto, tipo le GZ34, ma le valvole a 6.3V "usuali" (EZ80 - EZ81) sopportano meno corrente e ad un livello di tensione più basso
Una GZ34 sopporta max 550V @ 160mA, una EZ81 350V @ 150mA
Ammesso che l'amplificatore che si vuol modificare consumi meno di 150mA l'EZ81 si potrebbe usare, anche se l'anodica fosse maggiore di 350V, per fare questo basta aggiungere due diodi in serie (uno per ramo) tra il trasformatore ed i pin sui quali si connette normalmente l'alternata sulla valvola rettificatrice, le capacità di sopportare la tensione della valvola si sommano a quelle del diodo, per cui, indicativamente, se la valvola sopporta 350V ed il diodo 1000V si ottiene una rettifica ibrida che riesce a gestire una tensione massima di 1350V
e fin qui il problema parrebbe risolto ma ..... come detto, valvole come la EZ81 non necessitano di un avvolgimento separato da 5V per i filamenti e si possono collegare in parallelo con le altre valvole sull'avvolgimento dei 6.3V ..... sennonché si deve tener presente che anche la EZ81 ha un suo consumo che è di 1A e ben difficilmente nel trasformatore di un qualsiasi amplificatore commerciale troveremo 1A di corrente disponibile in eccesso ed usabile per i nostri scopi, quindi anche qui, o si cambia il trasformatore o se ne aggiunge uno di piccolo da 6.3V con corrente adeguata (in questo caso non c'è problema rispetto il livello di isolamento dell'avvolgimento in quanto l'anodica, trattandosi di un tubo a riscaldamento indiretto, non si "mescola" con la tensione dei filamenti)
Tutta questa filippica per arrivare a quella che, per me, è la soluzione ideale al tuo desiderio di avere una rettificatrice a vuoto
La rettificatrice a vuoto, da chi è apprezzata, lo è per il fatto che introduce l'effetto SAG, vista la resistenza interna alla valvola la tensione anodica che alimenta il circuito non resta invariata al variare dell'assorbimento, in pratica, se hai 350V DC di anodica, durante i picchi di assorbimento dovuti all'andamento del segnale sonoro, la resistenza interna alla valvola farà sì che la tensione cali in modo dinamico dando come risultato un effetto simile alla compressione
In realtà a te non serve fare tutto il lavoro necessario all'aggiunta di una rettificatrice a vuoto per ottenere l'effetto che la stessa darebbe, ti basta aggiungere al circuito un SAG resistor e, tra l'altro, puoi fare la modifica in modo che sia inseribile e disinseribile a piacere, con un semplice switch
Nell'esempio qui sopra viene usato un resistore da 100R, in realtà lo puoi usare come valore di partenza per delle prove, fino a trovare il valore resistivo che si adatta meglio al circuito dell'ampli ed ai tuoi gusti, altra cosa, questo resistore è opportuno possa sopportare una buona corrente, in pratica non è difficile vedere resistori da 20-25W per questo scopo (magari con corpo in alluminio e fissati sullo chassis per dissipare meglio il calore)
K