Ciao Da Ros,
con le aniline non ho fatto molti esperimenti perchè in genere su casse e cabinet prediligo gli impregnanti, che aiutano appunto ad impregnare la superficie del legno creando un leggero strato più duro che aiuta la carteggiatura fine in preparazione alla lucidatura con gommalacca a tampone. Su casse e testate mi piace usare questo metodo...
In genere uso prodotti all'acqua, meno fastidiosi, non vedo controindicazioni a meno che tu non abbia degli spessori sottilissimi, pochi mm, che potrebbero forse incurvare, ma mi sembra non sia il tuo caso.
Tra parentesi, bagnare le superfici prima della carteggiatura finale (che si fa sempre da asciutto,mi raccomando), o anche più volte tra varie passate di carta è utile e aiuta a livellare le rigature della carteggiatura grossa e far rinvenire eventuali piccole ammaccature. Consiglio del mio falegname, quello vero.
Per evitare disomogeneità della colorazione quando colori un pezzo tieni presente che il legno deve essere pulito, se ad esempio hai usato colla vinilica e ne è rimasta una traccia anche lieve, magari in conseguenza alla tipica pulita con straccio umido, quella zona risulterà meno assorbente e quindi prenderà meno il colore. Carteggia sempre bene e fino, assicurati che non siano rimasti residui di eventuali verniciature precedenti. Lavorando con ritagli vari a me capita spesso! Nodi e zone naturalmente più dure sono più impermeabili, per una tinta perfettamente omogenea la vena dovrebbe essere simile in tutto il pezzo, ma questa già è una finezza...
Attenzione al colore scelto: se uno prende una tinta magenta si aspetta che il pezzo venga magenta...e invece non è esattamente così: il pezzo verrà magenta + la tinta del legno che fa da base. Quindi per colori un pò originali secondo me è d'obbligo partire da essenze più chiare possibili per avere meno sorprese...un mogano come quello di Marco ad esempio non è l'ideale. Un noce è fantascientifico: mentre è possibile rendere scuro un legno chiaro non è possibile schiarire un legno scuro. Un esperimento che feci andò male proprio perchè alla fine il colore che ne uscì era parecchio distante dall'idea che ne avevo, pur partendo da un frassino chiaro...risolsi con una verniciatura coprente ma fu una sconfitta nascondere quella trama perfetta
Le aniline sono bastarde ed invasive, prima prova sempre su uno scarto di lavorazione per mettere a punto la tinta. Puoi darle a pennello o a tampone, non c'è un modo migliore in assoluto, il tampone se usato bene forse è più dosabile. Non preparare subito tutta la polvere, comincia con poca e una tinta un pò scarica, fai più mani e valuta il risultato, se esageri da subito poi toglierla è quasi impossibile, arriva in profondità e ti tocca grattare non poco.
Questa in breve la mia esperienza, anche se solo in parte attinente con le aniline.
Per curiosità,da che legno parti?
@Marco: mogano massello io lo luciderei con gommalacca al tampone (che strano, eh?

) non decerata e rigorosamente fatta in casa con le scaglie e l'alcool a 99°, entrambi reperibili in ferramenta e fai da te un minimo forniti, su carteggiata grana fine a poro aperto...bello, naturale ed elegante!
P.s.: molto utili gli articoli postati da K!