Corretto! Siamo sempre lì. Se vogliamo "sag" dobbiamo aggiungerlo noi.
Dumble SE con GU50 (???)
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Nel nostro caso possiamo non preoccuparci, siamo sempre sotto il mV.
- Dom
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
...Non credo di aver capito bene.robi ha scritto: ↑14/06/2024, 8:29Sì, ma hai comunque dei valori di riferimento: tensioni a valle e monte, etc... Sono quelle che vanno definite e da cui dipendono i valori che vedi. Inoltre l'assorbimento cambia all'avvio, e va gestito per ottimizzare il tutto ed evitare pericoli. Intendevo questo.
Ingrandendo ( sul software ) solo l'arco temporale dove la potenza è stabile e lineare, non ottengo una media della potenza stimata quando clicco con il tasto destro sulla formula matematica inerente la potenza dell'integrato scelto?
...Non capisco se mi stai dicendo di analizzare tutto il percorso temporale anzichè una sua porzione.
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
In attesa della delucidazione di Robi, credo che dovremmo fare il punto della situazione.
Decidiamo come procedere così comincio a disegnare qualcosa di "fisico" con il quale possiamo renderci conto degli spazi e delle disposizioni.
Riassumendo il tutto in base alle priorità che ci siamo posti di risolvere:
- Ripple ridotto, tensione dedicata ad anodica e G2 senza complicare troppo il panorama T.A. e board del PSU.
- Sicurezza e protezione da guasti nei mosfet.
Credo proprio che ci siamo: scegliamo la soluzione con un mosfet o quella con 2? La mia opinione la sapete già. Decidete voi.
- Possibilità di poter usufruire di cap da massimo 450V ( preferibilmente singoli ) per ridurre ulteriormente le dimensioni e spendere meno.
Credo che ci siamo anche quì, ma con una ulteriore scelta da fare: Il primo cap di filtro credo che dobbiamo mettercelo cmq. Il ripple ( vedendo le simulazioni ) sarebbe cmq altino senza di esso. E qui dobbiamo scegliere se andare con 2 cap in serie o affidarci ad uno singolo risolvendo il problema dell'inrush current tramite l'inserimento di un NTC da mettere sul primario del T.A.
...Io preferirei l'uso di 2 cap in serie almeno quì. Da quel poco che ho capito riguardo le caratteristiche degli NTC, hanno cmq bisogno di un minimo di tempo per tornare ad avere la famosa resistenza con il valore giusto ad una temperatura di 25°. Una volta acceso l'ampli ed averci suonato tipo per un'ora, il calore all'interno del telaio rallenterebbe di molto il raffreddamento dell'NTC. Di conseguenza se uno, malauguratamente, riaccendesse l'ampli dopo solo un minuto ( ...Per esempio ). Avremmo un picco di corrente notevole sul singolo cap. Sul resto del circuito non ci sarebbero problemi dato il soft starter.
Non credo che la cosa cambierebbe anche se decidessimo di andare con tipo 360V raddrizzati dal secondario in quanto la corrente di picco sarebbe cmq sempre alta (...senza NTC ).
Credo che sfruttando dei cap radiali di opportune dimensioni massime in altezza, potremmo cmq realizzare una board abbastanza contenuta.
Come vogliamo procedere su questo punto?
- Tensioni dedicate al preamp originali.
Non eccediamo oltre i valori di tensione del preamp dichiarati. Nel psu simulato del mio ultimo schema ho messo una res da 22k per avere le tensioni "standard" sul preamp. Non ho voluto diminuire la tensione dedicata al loop bilanciato, altrimenti si sarebbe potuto fare diversamente.
Tipo 10k su B+2 e 10k su B+3
- Tensione dei filamenti in alternata.
Mi trovate d'accordo in quanto la disposizione delle valvole favorisce tanto il cablaggio in alternata. In più semplifichiamo di molto il tutto non avvalendoci di ulteriori circuiti dediti alla stabilizzazione della continua.
- Secondario del T.A. dedicato all'anodica + G2.
Pur volendo provare altri punti di lavoro con anodica più bassa di 400V e tensione di griglia tipo a 200V, tramite il circuito a mosfet, potremmo tarare le tensioni a nostro piacimento anche se il secondario è l'ipotetico " 0 - 370V ". Quindi io propenderei per avere SEMPRE la possibilità di avere un'anodica alta dal T.A. per poi poterla diminuire se lo si vuole. Il contrario non potremmo farlo.
Decidiamo come procedere così comincio a disegnare qualcosa di "fisico" con il quale possiamo renderci conto degli spazi e delle disposizioni.
Riassumendo il tutto in base alle priorità che ci siamo posti di risolvere:
- Ripple ridotto, tensione dedicata ad anodica e G2 senza complicare troppo il panorama T.A. e board del PSU.
- Sicurezza e protezione da guasti nei mosfet.
Credo proprio che ci siamo: scegliamo la soluzione con un mosfet o quella con 2? La mia opinione la sapete già. Decidete voi.
- Possibilità di poter usufruire di cap da massimo 450V ( preferibilmente singoli ) per ridurre ulteriormente le dimensioni e spendere meno.
Credo che ci siamo anche quì, ma con una ulteriore scelta da fare: Il primo cap di filtro credo che dobbiamo mettercelo cmq. Il ripple ( vedendo le simulazioni ) sarebbe cmq altino senza di esso. E qui dobbiamo scegliere se andare con 2 cap in serie o affidarci ad uno singolo risolvendo il problema dell'inrush current tramite l'inserimento di un NTC da mettere sul primario del T.A.
...Io preferirei l'uso di 2 cap in serie almeno quì. Da quel poco che ho capito riguardo le caratteristiche degli NTC, hanno cmq bisogno di un minimo di tempo per tornare ad avere la famosa resistenza con il valore giusto ad una temperatura di 25°. Una volta acceso l'ampli ed averci suonato tipo per un'ora, il calore all'interno del telaio rallenterebbe di molto il raffreddamento dell'NTC. Di conseguenza se uno, malauguratamente, riaccendesse l'ampli dopo solo un minuto ( ...Per esempio ). Avremmo un picco di corrente notevole sul singolo cap. Sul resto del circuito non ci sarebbero problemi dato il soft starter.
Non credo che la cosa cambierebbe anche se decidessimo di andare con tipo 360V raddrizzati dal secondario in quanto la corrente di picco sarebbe cmq sempre alta (...senza NTC ).
Credo che sfruttando dei cap radiali di opportune dimensioni massime in altezza, potremmo cmq realizzare una board abbastanza contenuta.
Come vogliamo procedere su questo punto?
- Tensioni dedicate al preamp originali.
Non eccediamo oltre i valori di tensione del preamp dichiarati. Nel psu simulato del mio ultimo schema ho messo una res da 22k per avere le tensioni "standard" sul preamp. Non ho voluto diminuire la tensione dedicata al loop bilanciato, altrimenti si sarebbe potuto fare diversamente.
Tipo 10k su B+2 e 10k su B+3
- Tensione dei filamenti in alternata.
Mi trovate d'accordo in quanto la disposizione delle valvole favorisce tanto il cablaggio in alternata. In più semplifichiamo di molto il tutto non avvalendoci di ulteriori circuiti dediti alla stabilizzazione della continua.
- Secondario del T.A. dedicato all'anodica + G2.
Pur volendo provare altri punti di lavoro con anodica più bassa di 400V e tensione di griglia tipo a 200V, tramite il circuito a mosfet, potremmo tarare le tensioni a nostro piacimento anche se il secondario è l'ipotetico " 0 - 370V ". Quindi io propenderei per avere SEMPRE la possibilità di avere un'anodica alta dal T.A. per poi poterla diminuire se lo si vuole. Il contrario non potremmo farlo.
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Sto dicendo che bisogna valutare tutti i casi, e per valutarli bisogna sapere che tensioni hai a valle ed a monte, e che assorbimenti.Dom ha scritto: ↑15/06/2024, 10:31...Non credo di aver capito bene.
Ingrandendo ( sul software ) solo l'arco temporale dove la potenza è stabile e lineare, non ottengo una media della potenza stimata quando clicco con il tasto destro sulla formula matematica inerente la potenza dell'integrato scelto?
I picchi non sono dove hai guardato tu, ma all'avvio. La stasi a tensione nominale è il momento meno problematico per il mosfet. Bisognerà inoltre avere un 5RC che arrivi prima dell'inizio conduzione delle valvole, per evitare di avere deltaV elevati sul regolatore quando ho già assorbimenti elevati.
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Anche, ma non solo. Per esempio le tolleranze dell'anodica: la tensione minima per stabilire una nominale (sto pensando a sistemi ibridi zener-partitore) e quindi la dissipazione del mosfet, la tensione massima per vedere dove possiamo "cadere" come massima dissipazione, etc...
Anche tenendo conto che col fixed bias, la tensione di polarizzazione varia con le fluttuazioni di rete, mentre l'anodica e Vg2 no, con le soluzioni proposte.
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Ciao, come scrivevo il primo condensatore serve assolutamente perchè il mosfet lavorerà da circa 15V SOTTO il picco INFERIORE del ripple iniziale. Meno ripple hai, meno sovratensione ti serve e meno dissiperà il mosfet. Il classico doppio condensatore attraverso lo chassis, 50+50uF da 500V tipo i vecchi LCR dei Marshall, non vi piacciono come primi filtri?
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Non abbiamo ancora messo i bleeder, ma dopo 1 minuto il condensatore di alimentazione è ancora carico, quello del soft start pure, quindi non ci sarebbero picchi prolungati di corrente.
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Comunque la capacità non è elevata: pensa a quanti circuiti non hanno nessun controllo pur avenmdo capacità più elevate e funzionano senza problemi per anni.
Re: Dumble SE con GU50 (???)
Tieni presente che se hai 370 Vac, che rettificati sono 520 Vdc circa, ed hai una variazione del 10%, finisci a 570 Vdc circa.
Se vuoi lavorare a 360Vdc e 130 mA, il mosfet deve dissipare quasi 30W. Ci esce una seconda finale in parallelo.
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
Errore di battitura. Volevo dire l'ipotetico "0 - 340V" che abbiamo preso in esame fino ad ora.
Il T.A. simulato con i valori presi da quello di Tube Town ha 0 - 178V / 0 - 178V, che io ho messo in serie. Ma non serve avere cosi tanto.
Vuole essere un esempio di un T.A. reale che potrebbe fare al caso nostro anche per i secondari dedicati ai filamenti.
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
D'accordo. Mettiamo i bleeder resistor. Arriviamo a 2 minuti? Con tutto quel calore dopo un'ora di suonate varie, l'NTC dici che ritorna raffreddandosi al suo effettivo valore di r25?
Quello che volevo dire è che stiamo sempre più tranquilli con 2 cap in serie sul primo filtro.
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
No, assolutamente non mi dispiacerebbe. Ma forse non dovremmo arrivare a tanto.robi ha scritto: ↑15/06/2024, 15:17Ciao, come scrivevo il primo condensatore serve assolutamente perchè il mosfet lavorerà da circa 15V SOTTO il picco INFERIORE del ripple iniziale. Meno ripple hai, meno sovratensione ti serve e meno dissiperà il mosfet. Il classico doppio condensatore attraverso lo chassis, 50+50uF da 500V tipo i vecchi LCR dei Marshall, non vi piacciono come primi filtri?
Considera solo l'altezza massima della board che ti metto come esempio e non considerare il circuito che ora andrà rifatto di sana pianta:
download/file.php?id=16116&mode=view
2Cap da 100uF / 450V anzichè uno solo ed hai 55mm di altezza massima considerati anche 20mm di distanziali di ancoraggio telaio/basetta.
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Re: Dumble SE con GU50 (???)
Beh, non avevo intenzione di simulare i picchi perchè mi interessava stimare la dissipazione costante nel tempo.
Lo scopo è quello di non ripetere l'errore di non pensare ad un possibile modulo aggiuntivo ( dissipatore dedicato ) da mettere in qualche punto nel telaio. In questo caso specifico penso che possiamo tranquillamente far dissipare il calore sul telaio.
Ora pensiamo anche alla "salute" del mosfet e vediamo i picchi all'avvio, certamente.
Almeno avremmo un'idea di quale mosfet mettere considerando i picchi di tensione e corrente.
Quindi sarebbe necessario ridurre ulteriormente la rampa come tempistica?