Re:Progetto provavalvole digitale
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Scusa Hades per la mia presenza sporadica sul thread, ma quando ho cinque minuti mi dedico alle risposte veloci. Accumulo un po' di tempo e vedo di ripescare il mio thread sulle alimentazioni switching ad alto voltaggio, che qui torna utilissimo.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Non e' assolutamente un problema!
Pero' mi piacerebbe definire quanto prima l'hardware con cui lavorare, specialmente la parte dell'anodica (e griglia) che mi pare la piu' ostica dati i voltaggi alti non tanto da generare ma da controllare...
Riesci a darmi il link di quell'alimentatore switching PWM con power scaling da 600V di cui mi parlavi?
Io intanto proseguo ad imbastire la struttura del software lato PC!
Pero' mi piacerebbe definire quanto prima l'hardware con cui lavorare, specialmente la parte dell'anodica (e griglia) che mi pare la piu' ostica dati i voltaggi alti non tanto da generare ma da controllare...
Riesci a darmi il link di quell'alimentatore switching PWM con power scaling da 600V di cui mi parlavi?
Io intanto proseguo ad imbastire la struttura del software lato PC!
Live another day, climb a little higher, find another reason to stay...
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Certo, eccoti il link al thread che avevo aperto:
http://www.diyitalia.eu/forum/viewtopic.php?f=22&t=7766
http://www.diyitalia.eu/forum/viewtopic.php?f=22&t=7766
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Si ricordo bene quel thread, e' uno dei primi che ho letto al mio ritorno.
Pero' anche nel link all'ultimo post arriviamo a max 360VDC... Per me potrebbero anche bastare, pero' ho paura che per le finali piu' grosse (EL34, 6L6, 6550) non basti per tracciare i grafici, o perlomeno ci si limiterebbe a quel voltaggio che spesso non rispecchia quelli applicati in realta'...

Pero' anche nel link all'ultimo post arriviamo a max 360VDC... Per me potrebbero anche bastare, pero' ho paura che per le finali piu' grosse (EL34, 6L6, 6550) non basti per tracciare i grafici, o perlomeno ci si limiterebbe a quel voltaggio che spesso non rispecchia quelli applicati in realta'...
Live another day, climb a little higher, find another reason to stay...
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Sì, quello difatti è lo "schema a blocchi", bisogna trovare i trasformatori giusti (o avvolgerli) per raggiungere le tensioni necessarie con le correnti giuste.
Il funzionamento di quei sistemi è comunque semplice:
l'integrato modula il pwm fino a quando sul suo piedino legge 5V.
Poi da quei 5V tramite partitore sai che tensione hai di anodica.
E proprio variando quel partitore vai a salire di tensione.
Dobbiamo prevedere delle resistenze di scarica condensatori di anodica,
perchè il passaggio 600V 50V non può essere repentino, altrimenti fondiamo
i partitori di tensione controllati da µC.
Il funzionamento di quei sistemi è comunque semplice:
l'integrato modula il pwm fino a quando sul suo piedino legge 5V.
Poi da quei 5V tramite partitore sai che tensione hai di anodica.
E proprio variando quel partitore vai a salire di tensione.
Dobbiamo prevedere delle resistenze di scarica condensatori di anodica,
perchè il passaggio 600V 50V non può essere repentino, altrimenti fondiamo
i partitori di tensione controllati da µC.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Hmm puo' andare... Mi preoccupa solo il fatto che il trafo magari non sia di facile reperibilita'.
Inoltre il partitore potrebbe benissimo essere un potenziometro: ce la caviamo con un potenziometro digitale o serve qualcosa che regga piu' di 1W?
Inoltre il partitore potrebbe benissimo essere un potenziometro: ce la caviamo con un potenziometro digitale o serve qualcosa che regga piu' di 1W?
Live another day, climb a little higher, find another reason to stay...
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Dipende tutto dai valori che troviamo: su 600V se vogliamo una dissipazione inferiore a 500mW dobbiamo avere una resistenza superiore a..
W = V x I = V^2 / R = 720k
..cioè 1M, ma abbiamo bisogno di una precisione ai.. 10V? quindi sono 60 step?
W = V x I = V^2 / R = 720k
..cioè 1M, ma abbiamo bisogno di una precisione ai.. 10V? quindi sono 60 step?
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Gli step possono essere fino a 255, che sono poi gli step digitali di precisione del potenziometro... Per cui 600V / 255 = 2,36V (arrotondato).
La precisione piu' alta e' questa, da li' in poi si puo' fare cio' che si vuole.
http://www.audiohobbyist.com/diyparts/p ... MPSmod.pdf
In questo schema quale R dovremmo quindi sostituire con un pot per fare lo scaling?
La precisione piu' alta e' questa, da li' in poi si puo' fare cio' che si vuole.
http://www.audiohobbyist.com/diyparts/p ... MPSmod.pdf
In questo schema quale R dovremmo quindi sostituire con un pot per fare lo scaling?

Live another day, climb a little higher, find another reason to stay...
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
http://www.audiohobbyist.com/diyparts/p ... uction.htm
For R16 and R14, the feedback resistor can be set to reference of 5V, ( practically 4.95V) and current is around 1mA. For 240V-280V, R14 can be 270K ohm 2W, for 280-300V will be 330Kohm 2W, and 390Kohm 2W for 360Vabove.
For example, AH-125W 350V output will be R14= 390K 2W, R16= 5.6K 0.25W
390K + 5.6K = 395.6K
350V/395.6K= 0.8847mA
Voltage across R14= 5.6k X 0.8847 = 4.95V ( same as reference voltage)
to increase the output voltage slightly, parallel a 100K or 82K with 5.6K and you will get 360V~375V.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Salve a tutti,
a livello analogico il mio progetto (con le up-grade del mio collega) si è evoluto fino alle valvolve con una anodica max 300Vdc, nella tesi era limitato a tensioni più basse per la misure di valvole di segnale e non di potenza.
Purtroppo gli schemi su fidocad li ho in ufficio e mi riprometto, la prossima settimana, di metterli di dominio pubblico.
Esso permette di vedere sull'oscilloscopio le curve di lavoro anche di valvole di potenza su oscilloscopio.
Chiaramente questo implica il possesso di questo strumento.
Il problema che mi ha stoppato per la digitalizzazione era il tempo di acquisizione per i segnali di misura.
Il pic18f4550 su cui mi sono intestardito non mi permetteva di acquisire abbastanza punti per avere una buona definizione.
L'impulso di sincronismo (che mi vincolava come velocità) era dato dal passaggio per lo zero della sinusoide.
Facendo gestire la tensione anodica e di griglia via PWM (o pot. digitale) dal microprocessore (come mi sembra proponete voi), il problema della velocità non sussiste più ma si complica parecchio l'HW.
Per questo motivo io avevo pensato di mantenere il mio schema campionando le tensioni/correnti (con parttori e operazionali come inseguitori di tensione) con dei convertitori A/D veloci gestiti dal pic via SPI o I2C.
Un'altra idea che mi era venuta era quella di usare un oscilloscopio di quelli digitali da autocostruirsi con GLCD con la modalità XY prevista prevedendo partitori e operazionali come ho detto prima.
Ora cominciano a trovarsi di dimensioni raguardevoli a prezzi accessibili.
Cosa che ai tempi del mio studio era impossibile affrontare per l'elevato costo dei GLC.
Cordialmente
Antonio
a livello analogico il mio progetto (con le up-grade del mio collega) si è evoluto fino alle valvolve con una anodica max 300Vdc, nella tesi era limitato a tensioni più basse per la misure di valvole di segnale e non di potenza.
Purtroppo gli schemi su fidocad li ho in ufficio e mi riprometto, la prossima settimana, di metterli di dominio pubblico.
Esso permette di vedere sull'oscilloscopio le curve di lavoro anche di valvole di potenza su oscilloscopio.
Chiaramente questo implica il possesso di questo strumento.
Il problema che mi ha stoppato per la digitalizzazione era il tempo di acquisizione per i segnali di misura.
Il pic18f4550 su cui mi sono intestardito non mi permetteva di acquisire abbastanza punti per avere una buona definizione.
L'impulso di sincronismo (che mi vincolava come velocità) era dato dal passaggio per lo zero della sinusoide.
Facendo gestire la tensione anodica e di griglia via PWM (o pot. digitale) dal microprocessore (come mi sembra proponete voi), il problema della velocità non sussiste più ma si complica parecchio l'HW.
Per questo motivo io avevo pensato di mantenere il mio schema campionando le tensioni/correnti (con parttori e operazionali come inseguitori di tensione) con dei convertitori A/D veloci gestiti dal pic via SPI o I2C.
Un'altra idea che mi era venuta era quella di usare un oscilloscopio di quelli digitali da autocostruirsi con GLCD con la modalità XY prevista prevedendo partitori e operazionali come ho detto prima.
Ora cominciano a trovarsi di dimensioni raguardevoli a prezzi accessibili.
Cosa che ai tempi del mio studio era impossibile affrontare per l'elevato costo dei GLC.
Cordialmente
Antonio
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Per quanto riguarda l'alimentatore secondo me si possono usare uno dei molti chip (per esempio della Linear) che regolano la tensione in uscita confrontandola con una tensione di riferimento. La mia idea è quella di usare il micro per leggere la tensione e di generare una tensione da dare come confronto all'integrato. La tensione anodica va comunque fatta e quindi non si usa un pin in più e la cosa fondamentale è che si può variare la tensione semplicemente variando la tensione in uscita (pwm per esempio + passa basso).
Non so come si disegnino i trasformatori su lt spice altrimenti avrei già simulato qualcosa.
Non so come si disegnino i trasformatori su lt spice altrimenti avrei già simulato qualcosa.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Ctrl + G
e poi XFRM per scegliere trasformatori lineari o non lineari.
e poi XFRM per scegliere trasformatori lineari o non lineari.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Grazie infinite! Noi stiamo cercando di evitare il bisogno di un oscilloscopio, e sfruttare quindi il pc per poter ottenere i grafici.ADuri ha scritto:Purtroppo gli schemi su fidocad li ho in ufficio e mi riprometto, la prossima settimana, di metterli di dominio pubblico.
Re: Re:Progetto provavalvole digitale
Sei sicuro? Ctrl + G attiva e disattiva la griglia sul piano del disegno. Ora cerco meglio.robi ha scritto:Ctrl + G
e poi XFRM per scegliere trasformatori lineari o non lineari.